Welfare
Castelli: “Potremmo arrivare a 400mila detenuti”
Il ministro della Giustizia è intervenuto sulla proposta di legge sulla recidiva. Oggi negli istituti italiani ci sono poco meno di 60mila persone
“La sinistra abbandoni i vaticini per adottare il metodo galileiano basato sull?esperienza, perché se ci basiamo sulle esperienze dobbiamo dire che queste norme funzioneranno”. Roberto Castelli prende la parola in Aula alla Camera e difende la Pdl sulla recidiva. “Vedo la sinistra impegnata in un?opera vaticinatrice per prevedere il futuro – dice il ministro della Giustizia -. Ma quasi mai in passato le previsioni della sinistra si sono avverate. Sulle rogatorie dicevate che sarebbero stati liberati pedofili e assassini, ma non è stato liberato nessuno”.
Il ministro della Giustizia, a proposito dell?efficacia delle norme sulla recidiva, ha invitato a guardare all?esperienza americana: “sul sistema Usa, definito strike, è possibile fare previsioni fondate. In America, dove dopo tre recidive ci sono pene molto pesanti, i delitti sono drammaticamente crollati”.
C?è un solo però, ha ammesso Castelli: “Il prezzo da pagare è l?aumento della popolazione carceraria che in Italia potrebbe arrivare a 400 mila detenuti (oggi, in una situazione di sovraffollamento, sono già poco meno di 60mila. n.d.r.). Il sistema non reggerebbe, ed è per questo che abbiamo circoscritto l?applicazione di questa fattispecie ai delitti più gravi”, ha concluso il ministro.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.