Piccoli comuni, grandi sindaci

Casteldelfino, tra macchine da scrivere e Pnrr

Classe 1942, Domenico Amorisco è il sindaco più longevo d'Italia. Ad 81 anni guida per la nona volta un piccolo comune italiano. Dopo Valmala, Brossasco e Sampeyre, dal 2021 è di nuovo sindaco di Casteldelfino, 1.300 di altitudine e 142 abitanti

di Gabriella Debora Giorgione

Domenico Amorisco tiene il discorso nella giornata organizzata dal Cai – ai 2.640 metri del rifugio Quintino Sella, gestito con il “sapere della montagna” dalla famiglia Tranchero - per ricordare e celebrare i 150 anni dalla prima ascesa sul Monviso, avvenuta il 30 agosto 1861 ed effettuata da William Mathews, Frederick Jacomb, Jean Baptiste Croz e Michel Croz.

Casteldelfino, tra macchine da scrivere e Pnrr. Siamo alla penultima puntata della rubrica Piccoli comuni, grandi Sindaci. Partiti il 10 dicembre 2022, ogni sabato mattina, puntuali alle ore 8.00, abbiamo pubblicato una intervista a sindaci e sindache dei piccoli comuni italiani.

Domenico Amorisco – che nella foto di copertina è al centro, mentre tiene il suo discorso alla giornata giornata organizzata dal Cai al Monviso, 2.640 metri al rifugio Quintino Sella, alla quale nel 2011 ha partecipato una cinquantina di sindaci –  è un giovanotto di 81 anni che ha un primato: è il sindaco più longevo d’Italia. Non tanto per l’età quanto per il numero di mandati iscritti nel suo carnet: nove volte sindaco, dal 1980 all’ultima elezione del 2021.

Sindaco Amorisco: una lunga carriera politica, la sua. Quando è cominciata?

Dal 1980al 1985 ho fatto il mio primo mandato di sindaco a Valmala, un Comune che all’epoca contava meno di 100 abitanti e che era la sede, come lo è tuttora, del Santuario della Madonna della Misericordia, ma che purtroppo recentemente è stato incorporato nel confinante Comune di Busca.
Nel Comune di Brossasco ho fatto il sindaco dal 1985 al 2004, per quattro mandati. Quindi Casteldelfino, dal 2006 al 2011, sesto e settimo mandato. E poi Sampeyre, dal 2016 al 2021, il mio ottavo mandato. Dall’ottobre 2021 sono stato nuovamente eletto sindaco di Casteldelfino ed è il nono mandato.

Lei però è un Segretario comunale, giusto?

Sì, ma dal 2006 sono in pensione. Ho prestato servizio, all’inizio della carriera, nei Comuni di San Giovanni d’Asso e Cetona in provincia di Siena e dal 1° luglio 1973, ininterrottamente, quale titolare della segreteria del Comune di Sampeyre con contemporaneo servizio a scavalco nei Comuni di Villafalletto, Paesana, Montezemolo, Macra, Celle Macra, Bellino, Casteldelfino,  Pontechianale, Martiniana Po, Melle e Valmala tutti in provincia di Cuneo.

Domenico Amorisco al suo nono giuramento da sindaco

All’epoca c’erano le macchine da scrivere e la carta carbone per fare delle copie, oggi invece ci sono i computer e le tastiere

— Domenico Amorisco

Com’è cambiato il governo di un piccolo comune dal suo primo mandato ad oggi?

All’epoca c’erano le macchine da scrivere e la carta carbone per fare delle copie, oggi invece ci sono i computer e le tastiere che hanno preso il loro posto con indiscusso guadagno di tempo, ma contemporaneamente in generale con una sensibile riduzione di posti di lavoro. Inoltre, all’epoca, bastava una domanda su carta intestata per richiedere un finanziamento, oggi ci sono le innumerevoli “famigerate” piattaforme per partecipare ai bandi nelle cui graduatorie i finanziamenti richiesti figurano negli ultimi posti perché fra i criteri di selezione conta anche il numero della popolazione!

Casteldelfino è un Comune piccolissimo: cosa state facendo per cercare di salvarlo?

Casteldelfino è un piccolo Comune montano a quota 1300 di altitudine che conta a una popolazione di soli 142 abitanti. Abbiamo un’economia incentrata sull’agricoltura e sull’allevamento del bestiame e, nei mesi estivi, sul turismo. Nei miei due primi mandati 2006/2016 abbiamo realizzato il Museo en plein Air “Santi del Popolo”, la rivisitazione di San Francesco che parla al lupo e agli uccelli, l’area naturalistica per bambini e il Monvisino una riproduzione in piccolo del maestoso Re di Pietra. Nonostante questo, però, Casteldelfino è passato dai 160 residenti dell’anno 2016 ai 142 residenti del corrente anno 2023.

Come si frena lo spopolamento?

Ho sempre sostenuto che bisogna stipendiare i giovani che restano in montagna per lavori di pubblica utilità. Vede, i giovani amano la montagna ma sono costretti a scendere a valle per trovare una occupazione. Purtroppo i vari governi, del passato e del presente, non hanno mai preso in considerazione la proposta. Come Comune cerchiamo di tenere in piedi quei servizi residuali che non hanno avuto il coraggio di sopprimere come le scuole, lo sportello bancario, l’ambulatorio medico per un giorno alla settimana e il servizio postale a singhiozzo.

Casteldelfino, Museo en plein Air: Rivisitazione di san francesco che parla al lupo

Quali sono le politiche di welfare di Casteldelfino?

La nostra popolazione è piuttosto rappresentata da anziani che non hanno problemi di disabilità, ma sono “fragili” per età. Cerchiamo di avere la presenza ambulatoriale del medico di base, presidio che in montagna spesso è mancato.

Avete fatto il Pnrr? 

Un progetto per i lavori di messa in sicurezza del fabbricato denominato “Mater dei” (ex caserma Bricherasio) per la realizzazione di un centro giovani e servizi annessi” dell’importo di 980mila euro e poi un progetto per i lavori di realizzazione di un’area attrezzata per i camper nell’importo di un milione e 400 mila euro. Abbiamo fatto altre richieste di finanziamento su bandi regionali o nazionali, ma siamo sempre in fondo alle varie graduatorie degli ammissibili e non dei beneficiari. Il criterio di selezione del numero della popolazione residente ci penalizza.

Quante persone impiegate ha il comune?

Due istruttori amministrativi e un operatore con funzioni di autista del pulmino per il trasporto scolastico alle scuole del Comune di Sampeyre. Non abbiamo la capacità assunzionale di altri dipendenti, ma il vero problema è nell’assicurare o garantire lo stipendio mensile ai tre dipendenti in servizio.

Il Municipio di Casteldelfino

Ai giovani dico di prepararsi e di istruirsi sulla gestione di un Comune perché il futuro del paese è nelle loro mani.

– Domenico Amorisco

Quante e quali attività economiche ha Casteldelfino?

L’8 luglio scorso è stata una data epocale per Casteldelfino: c’è stata l’apertura ufficiale – in un palazzo concesso dal Comune in comodato gratuito per la durata di 10 anni – della nuova attività di una libreria alpina e di viaggio con gli obiettivi di creare un movimento di autori, clienti e iniziative culturali. Vogliamo attivare anche un Infopoint per i turisti.

Pentimento o gioia nell’aver fatto tante volte il sindaco?

Essere il primo cittadino di diversi Comuni valligiani è stata una mia scelta di vita che mi ha dato tante soddisfazioni in questi 45 anni.

Tre cose che lei direbbe ad un giovane che volesse candidarsi per la prima volta

Dò il benvenuto ai giovani, ma quelli che sono rimasti in paese sono pochi e si dedicano all’attività di allevamento del bestiame. A questi giovani dico di prepararsi e di istruirsi sulla gestione di un Comune perché il futuro del paese è nelle loro mani.

Concerto di ferragosto a Casteldelfino


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