Welfare

Caso Sofri: digiuni di solidariet

Dopo l'ex-sottosegretario alla Giustizia Corleone, decide per lo sciopero della fame un consigliere comunale di Roma

di Giampaolo Cerri

Proseguono le iniziative di solidarietà per Sofri e Bompressi. Dopo l’ex sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone inizia il digiuno di una settimana il consigliere comunale di Roma Silvio Di Francia. «Con questa iniziativa – spiegano Corleone e Di Francia – intendiamo lanciare un messaggio di non rassegnazione. La detenzione di Adriano Sofri e Ovidio Bompressi, rientrato da poco in carcere (e le cui condizioni di salute ci preoccupano non poco), dovrebbe durare fino al 2017. Una data che equivale a un terribile ‘fine pena mai’». Secondo Corleone e Di Francia «il rischio di questa vicenda è l’assuefazione e la convinzione dell’impotenza. La nostra non è una iniziativa con un obiettivo o una scadenza immediata, proponiamo, piuttosto, una catena di solidarietà per rifiutare il ruolo di spettatori passivi che attendono il miracolo della liberazione. In questo caso occorre muoversi e soprattutto, occorre fare e fare subito perche’ la carcerazione di Sofri e Bompressi non cada nell’oblio». «Se molte persone anche, soprattutto, non appartenenti alla storia politica degli anni ’70 – concludono Corleone e Di Francia – compiranno piccoli atti di attenzione, solidarietà o semplice testimonianza è possibile riaccendere la piccola e preziosa fiamma della speranza». A questo scopo è stato anche attivato un indirizzo di posta elettronica per chi volesse aderire al digiuno o ad altre forme di solidarietà: peradrianosofri@libero.it e un numero di telefono: 0667102423.


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