Politica

Caso Roccisano, il Terzo settore a fianco dell’ex assessore

Dopo il benservito da parte del governatore Mario Olivero, la società civile si schiera con l'ex responsabile del Welfare. Il Forum del Terzo settore: «Siamo preoccupati per la delicatezza di questo momento relativo al futuro della tanto attesa riforma del welfare calabrese che, finalmente, dopo un'attesa di oltre 14 anni dalla Legge regionale 23 del 2003, ha visto la luce al termine di un percorso partecipato durato oltre un anno e fortemente voluto dallo stesso Assessore»

di Redazione

Sconcerto. È così che buona fetta del Terzo settore calabrese ha accolto il licenziamento di Federica Roccisano, da poche ore ormai ex assessore regionale al Lavoro. Il presidente della Giunta regionale Mario Olivero del resto , comunicando il ben servito, non è andato per il sottile, come riporta il Corriere della Calabria: « «Nei mesi scorsi su alcune problematiche di particolare rilevanza sociale sono emersi limiti ed insufficienze nella conduzione dell’assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali che hanno contribuito ad alimentare, in diverse circostanze, un clima di tensione sociale».

Un giudizio talmente tranciante che non lascerebbe spazio a dubbi. Senonché la valutazione del mondo associativo calabrese non è esattamente in linea con quello del Governatore. In queste ore nei corridoi della politica calabrese fanno notare la coincidenza temporale con le elezioni romane. Ad oggi il nome più gettonato per raccogliere il testimone di Roccisano è quello di Enza Bruno Bossio, attualmente deputata del Partito Democratico, che difficilmente dopo il 4 marzo ritroverà lo scranno di Montecitorio. Ma forse un posto da assessore, sì. Staremo a vedere. Altre voci invece raccontano di rapporti poco morbidi fra la stessa Roccisano e la macchina amministrativa locale. Secondo queste fonti l’ex assessore avrebbe coltivato rapporti molti più cordiali con Roma, e in particolare con il ministero del Lavoro e del Welfare, piuttosto che con i suoi uffici, che mai hanno remato nella direzione indicata da quello che avrebbe dovuto essere la loro guida politica. Naturalmente sono solo rumors tutti da verificare, ma danno il timbro di un clima non proprio favore nei confronti di un assessore molto stimato fuori dal Palazzo.

Con un post su Facebook, il portavoce nazionale di Crescere al Sud Francesco Mollace ha parlato di «Federica, come volto nuovo di una Calabria giovane e dinamica, non succube di quel sottobosco criminale che inquina da anni la vita civile di questa martoriata terra».

«A seguito della rimozione dell'assessore Roccisano, il Forum del Terzo Settore intende rappresentare la propria preoccupazione per la delicatezza di questo momento relativo al futuro della tanto attesa riforma del welfare calabrese che, finalmente, dopo un'attesa di oltre 14 anni dalla Legge regionale 23 del 2003, ha visto la luce al termine di un percorso partecipato durato oltre un anno e fortemente voluto dallo stesso Assessore». Ad affermarlo, è il portavoce del Forum del Terzo settore, Giovanni Pensabene. «Doveroso in tal senso – aggiunge – il ringraziamento alla Roccisano per la sensibilità e l'attenzione che ha sempre dimostrato per il nostro mondo e per le persone più deboli e svantaggiate della nostra terra, e per il lavoro che la stessa ha portato avanti insieme alle parti sociali arrivando a colmare una lacuna normativa che era ormai divenuta insostenibile. Un percorso che ora deve essere proseguito e che proprio in questo 2018 dovrà vedere la sua prima applicazione».

A seguito della rimozione dell'assessore Roccisano, il Forum del Terzo Settore intende rappresentare la propria preoccupazione per la delicatezza di questo momento relativo al futuro della tanto attesa riforma del welfare calabrese

Giovanni Pensabene, portavoce del Terzo settore Calabria

In una nota l’Associazione Cambi@Menti parla di «rabbia», sostenendo che non sia tollerabile «che si mettano in scena le perfide manovre della più becera politica della vecchia repubblica sulle teste dei calabresi per gettare fango su chi con professionalità ed umiltà ha dato voce a tutti, dal Sociale al Lavoro, dalla Cultura alla Formazione e soprattutto ai bisogni degli ultimi e degli invisibili».

Le Associazioni Agess, Adda, Comma 3 e la Cooperativa Rose Blu da parte loro hanno emesso un comunicato di questo tenore: «Siamo sbigottiti dalla revoca della delega ad Assessore da parte del Presidente Oliverio, a Federica Roccisano. Sono quelle notizie che all’inizio ti spiazzano e ti lasciano nell’incredulità, poi lievita la rabbia, l’assurdità di tale decisione e poi nel leggerne le motivazioni…cala lo sconforto! Ma come si può asserire che negli ultimi tempi l’Assessora non svolgeva le attività del suo assessorato, se era sotto gli occhi di tutti la terra bruciata che le stavano creando attorno ad arte, con fare ignobile e certosino, togliendole personale, spazi e libertà di operare». Sulla stessa lunghezza d’onda l’associazione S.in.a.psi.

E ancora, come riporta il sito ciavula.it: «Il coordinamento 4 marzo è solidale con Federica Roccisano, nonostante abbia fatto un ottimo lavoro non capiamo i motivi della sua revoca se non per logiche politiche oscure, comunque siamo disponibili a valutare di sostenerla in una eventuale candidatura futura”. Melania Splendore del centro diurno disabili “DI Sole e D’Azzurro” scrive: «Le motivazioni che spingono la politica a prendere decisioni, come quella di rimuovere dal suo incarico l’Assessore Regionale Federica Roccisano, sono a me incomprensibili e inspiegabili. Ho avuto modo di conoscere Federica, donna di carattere, colta, intelligente, sensibile e sempre attenta a sostenere e affrontare le battaglie per tutti coloro che, prima del suo mandato, erano invisibili e non considerati. La politica per l’ennesima volta ha tolto la parola ai deboli per favorire i propri interessi. A lei la mia stima e solidarietà».

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.