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Caso Alpi: la Commissione d’inchiesta lavorerà un altro anno

Ha ottenuto parare favorevole alla Camera la richiesta di proseguire le indagini fino al luglio 2005. Relazione conclusiva entro novembre 2005

di Benedetta Verrini

La Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin lavorerà ancora un anno. Il collegio guidato da Carlo Taormina avrebbe dovuto concludere i lavori entro 6 mesi dalla sua costituzione, ma vista l’ingente mole di informazioni ancora da acquisire (tra cui testimonianze correlate all’accertamento del ruolo, nella vicenda, del SISMI e del SISDE), è stata chiesta una proroga di un anno. Ieri la commissione Giustizia della Camera ha dato parere favorevole: i lavori proseguiranno sino al 30 luglio 2005 e la presentazione della relazione conclusiva sarà fatta entro la fine di novembre 2005. Ecco lo stenografico parlamentare: Proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Doc. XXII, n. 19 Taormina. (Parere alla III Commissione). (Esame e conclusione – Nulla osta). La Commissione inizia l’esame del provvedimento. Francesco BONITO (DS-U), relatore, ricorda che con deliberazione della Camera dei Deputati del 31 luglio 2003 è stata istituita una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin: la Commissione si è costituita il 21 gennaio 2004, e ha condotto numerose audizioni ed esami testimoniali. In base all’articolo 7 della citata deliberazione del 31 luglio 2003, la Commissione avrebbe dovuto concludere i propri lavori entro sei mesi dalla costituzione, presentando entro i successivi due mesi una relazione conclusiva all’Assemblea. La relazione illustrativa che accompagna la proposta di proroga in esame (Doc. XXII, n. 19) afferma che si pone la necessità di un consistente prolungamento del termine per la conclusione dei lavori della Commissione d’inchiesta, e ciò per diversi ordini di motivi, che si possono riassumere: nelle prospettive di una mole di lavoro ancora assai impegnativa, stante l’ingente quantità degli atti affluiti alla Commissione; nelle numerose testimonianze ancora da acquisire, tra le quali spiccano quelle correlate all’accertamento del ruolo, nella vicenda, del SISMI e del SISDE, e quelle di diversi testimoni stranieri (e soprattutto somali); nell’opportunità di condurre una missione della Commissione in Somalia; nella necessità di esplorare numerosi filoni di indagine emersi all’inizio della vicenda giudiziaria, ma rapidamente – e forse a torto – accantonati. Conseguentemente, la proposta in esame, che consta di un articolo unico, prevede la proroga dei lavori della Commissione sino al 30 luglio 2005 e la presentazione della relazione conclusiva entro la fine di novembre 2005: la proroga è operata mediante novella dell’articolo 7 della Deliberazione 31 luglio 2003, istitutiva della Commissione d’inchiesta. In conclusione, non ravvisando questioni di competenza della Commissione, propone di esprimere nulla osta all’ulteriore corso del provvedimento. La Commissione approva la proposta del relatore.


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