Cultura

Casini: italiani non confondete Islam con terrorismo

Questa mattina il presidente della Camera ha visitato la Moschea di Roma in occasione della fine del Ramadam

di Giampaolo Cerri

La terza carica dello Stato italiano in visita alla Moschea di Roma. Stamani il presidente della Camera Pierferdinando Casini si è recato al Centro islamico capitolino per la fine del Ramadan. Lanciando un messaggio: ciò che è avvenuto l’11 settembre non deve cancellare i rapporti di civile convivenza tra italiani e comunità islamica residente nel nostro paese. «La mia presenza qui, oggi, ha un valore simbolico», ha detto Pier Ferdinando Casini nell’indirizzo di saluto al principe Mohammed bin Nawaf bin Abdulaziz al Saud e ai molti ambasciatori dei paesi arabi convenuti nel centro di Monte Antenne, «e di omaggio alla vostra grande cultura e e religione». Il presidente della Camera ha sottolineato l’integrazione della comunità araba in Italia: «Persone che fanno onestamente il proprio lavoro e rispettano le leggi delo Stato italiano. Persone che credono ad un Islam aperto, pronto al dialogo, al confronto, alla convivenza». «Tutti noi», ha poi aggiunto Casini, «abbiamo ben chiaro che ciò che è avvenuto l’11 settembre è una sfida al dialogo e alla convivenza tra le diversità». Il presidente della Camera ha poi dedicato un passaggio alla situazione esplosiva che sussiste in Medio Oriente. «Ho molto apprezzato le parole del presidente Arafat e della sua intenzione di combattere il terrorismo e la violenza». Ha poi ricordato la giusta aspirazione coltivata dal popolo palestinese di veder costituito uno stato libero e indipendente. In tal senso, numerosi, sono stati i pronunciamenti delle istituzioni italiane, in primo luogo dei due rami del Parlamento che testimoniano come l’Italia tenga in considerazione il problema del Medio Oriente in tutte le sue sfaccettature. «È assurdo», ha messo in guardia, «il tentativo di confondere una grande comunità come la vostra con il terrorismo», chi lo fa pronuncia «affermazioni irresponsabili che talvolta sono state maldestramente amplificate anche dai mezzi di comunicazioni di massa. Gli italiani sanno distinguere, sanno capire. Vogliono una società aperta, multirazziale, multireligiosa e multietnica». Tuttavia Casini ha esortato gli italiani ad uno sforzo di comprensione, «studiare di più per comprenderci meglio», è quanto va fatto per migliorare le relazioni. Così si motiva anche il dono che il presidente della Camera ha consegnato al direttore del Centro islamico: otto volumi di vari argomenti scritti da studiosi e accademici europei sulla storia, la religione, la cultura del mondo islamico nel Vecchio Continente.


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