Politica

Casini: “Berlusconi non è il messia”

Intervista del Corriere della sera al presidente della Camera

di Stefano Arduini

Non considera tramontato il berlusconismo: anzi, invita a leggere ”con prudenza” i risultati delle europee. Ma archivia la fase di un Berlusconi ”Uomo della Provvidenza che risolve tutto messianicamente”.Ricorda al premier che sono stati gli alleati a coprire col proprio successo la sconfitta di FI. Difende Marco Follini, definendo le questioni poste dal segretario dell’Udc ”tutte sul tavolo”. Ma lascia capire anche che se a settembre l’Udc decidera’ per il suo ingresso al governo, Follini dovra’ entrare. Questo il punto di vista del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, espresso in un’intervista sul Corriere della Sera. Casini riserva invece un giudizio tagliente per il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu il quale aveva detto che, con la sua strategia di smarcamento dal centrodestra, l’Udc potrebbe non essere piu’ votata: ”Si tratta di un’indubbia caduta di stile ricordare ai parlamentari dell’Udc che sono stati eletti con i voti del Polo. E’ vero anche il contrario”, sostiene il presidente della camera. A proposito del premier, osserva: ”No, non credo sia finito. Faccio fatica a credere che i cicli siano determinati dai giornali o dai commentatori: tocca agli elettori determinare che cosa si sia concluso e che cosa no”. E sul responso alle europee aggiunge: ”Quel risultato elettorale non va letto in modo affrettato. Certo, da allora si sente piu’ forte l’esigenza di una riflessione sistematica sul futuro del centrodestra, su un radicamento anche culturale che ha non pochi limiti. Dalle Europee in poi e’ diventata acuta la consapevolezza che non ci si puo’ affidare messianicamente solo all’Uomo della Provvidenza che risolve tutto. Ma da qui a dire che l’effetto Berlusconi e’ passato, sarei prudente. FI e’ ancora il primo partito e il collante del Polo. E, nonostante le difficolta’ odierne, Berlusconi lo tiene unito piu’ di ogni altro. Calma, dunque, nel decretare un tramonto sul piano numerico e politico”.


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