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Casini: bene il registro degli enti non profit

Il Presidente della Camera ha espresso un parere favorevole durante il Convegno del Terzo Settore a Montecitorio. Terzo settore "una delle realtà più vitali del Paese".

di Chiara Brusini

La proposta dell’Agenzia per le Onlus “di affidare ad un organismo nazionale la gestione di un unico registro di tutti gli enti no profit presenti in Italia, sul modello britannico”, “merita di essere presa in considerazione”, perche’ “lo strumento del registro rappresenta uno snodo cruciale per i cittadini”. Lo ha detto il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, nel corso del suo intervento di saluto al convegno del Terzo Settore organizzato nella Sala del Mappamondo di Montecitorio.

Secondo il presidente della Camera con il registro delle organizzazioni no profit i cittadini potranno affidarsi all’azione delle Onlus “su una base di certezza e di garanzia, assicurate dalle funzioni di identificazione, certificazione ed informazione tipica dei registri pubblici. Razionalizzare la realta’ del no profit – sottolinea Casini – e’ un compito non facile. La strada e’ ancora lunga. Ma se continueranno ad emergere proposte concrete e se la politica sapra’ confrontarsi con questo mondo, fatto di mille voci, sensibilita’ ed intelligenze, attraverso proposte serie e condivise, il nostro Paese potra’ compiere un passo decisivo lungo la via del miglioramento della qualita’ della vita, della crescita e del benessere”.

Il presidente della Camera ricorda che il mondo del Terzo Settore “costituisce da tempo una delle realta’ piu’ vitali del nostro Paese”, evidenziando uno “spirito di servizio e di attenzione ai piu’ deboli” che “rappresenta un elemento di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi”. Casini ha ricordato inoltre che “il principio di sussidiarieta’” “e’ divenuto uno degli assi portanti del nuovo assetto della Repubblica. Frutto della dottrina sociale della Chiesa, che quel principio ha fissato e promosso sin dalla sua prima enucleazione, la sussidiarieta’ e’ oggi parte integrante del testo della nostra Costituzione e sulle sue potenzialita’ si gioca una parte considerevole del recupero della competitivita’ del nostro Paese”.

Casini ha quindi sostenuto che “un assetto razionale del Terzo Settore rappresenta un prerequisito indispensabile per realizzare il nuovo modello del welfare cui da tempo si pensa: un modello in cui le istituzioni pubbliche possano operare come realta’ leggere, destinate a sostenere ed affiancare le attivita’ private li’ dove queste si rivelino piu’ capaci di rispondere alle domande di sicurezza e di benessere dei cittadini”.

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