Volontariato
Casini alle Acli, immigrazione, sussidiarietà e flessibilità
Il presidente della Camera all'Assemblea programmatica delle Acli
di Redazione
Il tema dell’immigrazione clandestina va affrontato con ”atteggiamento pragmatico”, coniugando ”rigore” e ”umanità”. Pier Ferdinando Casini, interviene all’Assemblea programmatica delle Acli. Il presidente della Camera torna a parlare dei problemi legati al flusso di extracomunitari nel nostro Paese alla vigilia dell’esame della proposta di legge del governo sull’immigrazione attualmente in discussione a Montecitorio. ”Conosco bene i dubbi e le perplessita’ che le Acli, assieme ad altre associazioni di volontariato cattolico, hanno espresso su alcuni aspetti della proposta di legge sull’immigrazione -premette Casini- Non posso entrare nel merito del provvedimento, ma vorrei esprimere il mio pensiero personale: associare rigore a umanità, soprattutto per quanto riguarda la possibilità degli immigrati che lavorano in Italia di avere accanto a se’ i propri figli o coniugi. Dare loro la possibilità di ricostruire nel nostro Paese il proprio nucleo familiare, -avverte- significherà anche alzare solide barriere contro la delinquenza e la disgregazione sociale”. ”Io sono -sottolinea il presidente della Camera- per un atteggiamento pragmatico, che parte dalla constatazione che la società italiana, come quelle europee, è già multirazziale, multireligiosa e multiculturale. Con lo stesso spirito pratico dobbiamo, però, riconoscere che una larga parte della cittadinanza vive questa realta’ con paura e forte disagio. Il compito della politica -e’ l’esortazione di Casini- è proprio quello di comprendere e contenere questo disagio. Di lavorare con pazienza per rendere sempre più condivisa l’integrazione, di prospettare soluzioni che, colpendo le situazioni di clandestinità e di illegalità, riducano i margini di insicurezza e rendano credibile un politica aperta all’accoglienza”. La ”piena attuazione del principio di sussidiarietà” è la strada da percorrere per la riforma del nostro welfare. Lo sostiene il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, intervenendo alla conferenza organizzativa delle ACLI. ”Il tema della riforma del welfare – dice il presidente di Montecitorio – interroga le coscienze di chi esercita funzioni pubbliche e apre grandi prospettive di intervento alle associazioni di assistenza e volontariato. Io sono convinto – rileva Casini – che la strada da percorrere sia quella della piena attuazione del principio di sussidiarietà e della corrispettiva definizione di una rete di solidarieta’ ed assistenza in cui convivano esperienze di assistenza pubblica e privata”. Casini, parlando poi del tema della flessibilità del mercato del lavoro, ribadisce una sua convinzione e cioé che ”sia necessario dialogare, rispettando ognuno i propri ruoli e le proprie responsabilità”. Il presidente della Camera giudica poi ”con grande interesse” la proposta delle ACLI di una petizione popolare per la flessibilita’ sostenibile.
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