Sostenibilità

Casa Italia: ancora giù il mercato dei mutui

Le rilevazione di Unicredit Banca per la Casa

di Redazione

E? in flessione del -1,54% la variazione registrata nei primi 9 mesi del 2007 nelle erogazioni di mutui, esclusivamente per l?acquisto casa da parte delle famiglie in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2006.

L?ammontare complessivo delle nuove erogazioni, in Italia, nei primi nove mesi del 2007 è pari a 44.939 milioni di euro.

Le consistenze (mutui in essere) rilevate al 30 settembre 2007 sono di 223.650 milioni di euro con una crescita del +3,5% rispetto alla fine del trimestre precedente.

Questo è quanto segnalato dall?Osservatorio Mutui Casa alle Famiglie di Banca per la Casa, la banca multicanale specializzata nei mutui casa di UniCredit Group, su dati Bankitalia.

?Il mercato già dai primi mesi del 2007, – dichiara Pasquale Giamboi, Amministratore Delegato di UniCredit Banca per la Casa – ha dato segnali di rallentamento. Ma le erogazioni dei mutui alle famiglie si mantengono a livelli elevati visto che, nei primi nove mesi del 2007, sono stati erogati circa 45 miliardi di euro, nonostante le turbolenze dei mercati finanziari.

Le regioni, su cui si concentra il 35% delle erogazioni (Piemonte, Veneto, Toscana e Lazio), hanno registrato una decrescita del -3-4%, rispetto allo stesso periodo del 2006.

La Campania, è la regione che ha avuto una decrescita maggiore, che si attesta sul -7,5%, mentre la Lombardia che rappresenta da sola il 24% delle erogazioni italiane, erogando oltre 10 miliardi di euro, segna un seppur minimo incremento.

La flessione del -1,5% nell?erogazione dei mutui per acquisto prima casa, si è via via più concentrata sulle classi medio basse, che hanno ridotto potere d?acquisto e che, stante il più elevato tasso di interesse, potranno continuare ad avere qualche difficoltà in più ad accedere al credito.?

?Ma cresceranno, – continua Giamboi- nel contempo, i nuovi mercati legati ai mutui di sostituzione, consolidamento e liquidità.

Potrebbero manifestarsi, inoltre, segnali di crescita del mercato d?acquisto per investimento, questo in virtù di una contrazione del costo degli immobili e di un mercato finanziario ancora molto volatile e che non offre alternative di investimento con rischio / rendimento soddisfacenti per il cliente.

La forte concorrenza tra banche e l?andamento del costo del denaro, – continua Giamboi – porterà gli operatori a fissare gli spread e, dunque, il costo del mutuo per il cliente, in misura sempre più correlata al rischio (capacità di rimborso del cliente e % di finanziamento rispetto al valore dell?immobile).?




EROGAZIONI NAZIONALI ? MERCATO MUTUI PER ACQUISTO CASA

20062007DELTA
1° Trimestre14.432 mln di euro14.214 mln di euro1 trim 07 vs 1 trim 06
– 1,5%

1° Semestre31.731 mln di euro30.549 mln di euro1 sem 07 vs 1 sem 06
– 3,73%
Novimestre45.642 mln di euro44.939 mln di euro9 mesi 07 vs 9 mesi 06
-1,54%


Fonte:Osservatorio Mutui Casa alle Famiglie di Banca per la Casa

La tabella riporta i dati in valore progressivo

MACROAREE ITALIANE

Prendendo in considerazione le macroaree, sempre con riferimento al novimestre 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006, risulta in crescita solo l?Italia Insulare con +1,67% e rimane costante l?Italia Nord Occidentale che ha registrato uno -0,25%.

Tutte le restanti macro-aree, invece, risultano in flessione: l? Italia Nord Orientale con -3,25% e l?Italia Centrale con -2,47%.

REGIONI ITALIANE

Solo 3 sono le Regioni Italiane che hanno espresso un dato in crescita a due cifre: il Trentino Alto Adige con +11,16%, l?Umbria con + 10,02% e il Molise con + 15,18%.

Si segnalano, inoltre, le Marche con un +3,85%, la Puglia con un +3,07%, la Calabria con +2,56 e la Sardegna con +6,71%.

FISSO O VARIABILE?

?Credo che ancora per qualche tempo ? dichiara Pasquale Giamboi – la scelta sarà indirizzata verso il tasso fisso, se non altro perché la differenza tra il variabile e il fisso è minima, quindi risulta più conveniente per ?non aver pensieri?.

Gli ultimi avvenimenti economici, anche se in alcuni casi non direttamente correllati alla situazione del mercato italiano, hanno creato incertezze sul consumatore, tanto che la maggioranza dei consumatori ha scelto il mutuo a tasso fisso.

Dietro la scelta tra fisso e variabile, due sono le componenti chiave, una di matrice economica, quindi la ricerca dell?offerta più conveniente, e una di matrice emotiva, ossia la tranquillità di avere l?importo della rata certa


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