Cultura

Carosello is back

di Rossana Cavallari

Parlare di pubblicità, comunicazione sociale, social media e informazione oggi non è semplice in un momento in cui tutto è convulso e bulimico. Ma farlo potrebbe essere necessario se, come sembra, piano piano ci si rende conto che nulla sarà più come prima. Ci sarà un prima e ci sarà un dopo e la linea di demarcazione è rappresentata da un virus che, in poche settimane, ha scardinato tutti i paradigmi che, fino a poco tempo fa, rappresentavano certezze e perimetri nei quali progettare, scrivere, comunicare. Siamo chiamati a pensare di poter (o forse dover) fare un cambio di passo pur non conoscendo bene le regole del gioco. In questo tempo rallentato e dilatato, però, si può provare a osservare quello che sta accadendo. Il mondo della comunicazione non si fermerà ma non sarà più quello che abbiamo imparato a conoscere.

Da qui, dalla voglia di capire e comprendere il presente nasce Carosello is back, versione social contemporanea del più noto Carosello televisivo attraverso il quale gli italiani hanno imparato a familiarizzare con il mondo esterno, un format quello di Carosello che univa intrattenimento e informazione commerciale diventando appuntamento fisso nella quotidianità delle famiglie grazie ai suoi personaggi e ai suoi jingle. Pochi minuti in cui la comunicazione pubblicitaria entrava nelle case delle persone con leggerezza mentre, nel frattempo, segnava un’epoca.

Carosello is back lancia il suo appuntamento quotidiano ogni sera alle 19.45, non usa la tv ma i profili Istangram di Paolo Iabichino e di Giovanni Boccia Artieri che lo hanno ideato, pensato e voluto. Una finestra di 20 minuti sull’oggi in cui parlare di advertising, comunicazione, social media e cultura digitale senza dimenticare che l’isolamento sociale a cui siamo chiamati, la preoccupazione che il paese sta affrontando dal punto di vista sanitario, economico e sociale, i cambiamenti lavorativi, didattici e di consumo che stiamo imparando a vivere e gestire rappresentano un test per noi stessi, per la comunicazione e per chi se ne occupa.

Ci sono tanti modi per affrontare questo periodo complicato, Carosello is back è uno di questi. Apparentemente spensierato per le modalità scelte, per come entra in relazione con il pubblico, per il linguaggio usato è, in realtà, una piccola lente da usare per osservare le mutazioni che stiamo affrontando. Non conosciamo tutte le regole adesso ma possiamo provare a comprendere quello che sta accadendo, quello che ci circonda per poi ritornare a costruire con una consapevolezza diversa.

Carosello is back nasce, anche, con la volontà di essere utile ai tanti studenti che hanno scelto la comunicazione come strada da percorrere per il loro futuro e diventa un momento in cui poter essere aiuto concreto al territorio. Ogni sera, infatti, un brand sarà ospite per raccontare la propria esperienza e le scelte fatte per affrontare l’emergenza che ha ci ha colpiti. Il numero della persone collegate alla diretta impegnerà il brand stesso a fare una donazione di pari valore utile a sostenere una delle tante realtà e dei tanti progetti che, sul territorio nazionale,stanno cercando di dare aiuto concreto a chi ha bisogno e necessità.

Carosello is back. Sono cambiate tante cose ma, in fondo, non cambia la voglia di riunirci insieme e da qui ripartire.

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