Non profit

Caro Tremonti, fermati. Piovono firme su Vita.it

Petizione

di Riccardo Bonacina

Questo numero di Vita è stato chiuso in tipografia prima del Consiglio dei ministri previsto il 24 aprile a L’Aquila e dedicato al reperimento dei fondi per la ricostruzione. Non sappiamo, perciò, se sarà confermata l’idea del ministro Tremonti che ha proposto di mettere a disposizione dei contribuenti un numero d’ufficio di 11 caratteri (tanti quanti i numeri del codice fiscale) per indirizzare la quota del 5 per mille (ora a disposizione degli enti di volontariato, di ricerca scientifica, di ricerca sanitaria e dei servizi sociali dei Comuni) allo Stato per la ricostruzione in Abruzzo. L’idea, prima annunciata e poi ribadita dal ministro, a dire il vero ha suscitato cento e una perplessità e qualche no dentro lo stesso governo e dentro la maggioranza (da Maurizio Sacconi a Maurizio Lupi). Ma quel che più pesa sembra essere la dichiarazione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che lo scorso 16 aprile ha detto: «Complessivamente le proposte per il reperimento dei fondi sono 17 ma io ne ho cassata una, quella relativa al 5 per mille che toglierebbe finanziamenti al volontariato, quindi nel Consiglio dei ministri discuteremo delle altre 16».
Nel frattempo, oltre alla contrarietà espressa dai gruppi parlamentari di opposizione, si è levata forte la protesta delle organizzazioni non profit. La petizione di Vita, «Caro Tremonti, così distruggi il 5 per mille», lanciata lo scorso 15 aprile su www.vita.it, ha raccolto in pochi giorni migliaia di firme di cittadini e organizzazioni.
Venerdì 17 le prime 1.500 firme sono state inviate ai ministri Tremonti e Sacconi, e ai sottosegretari Letta e Roccella. Nella lettera a Tremonti scrivevamo: «Le alleghiamo il testo della petizione e all’indirizzo http://beta.vita.it/news/view/ 91020 potrà vedere come in poche ore la petizione sia stata sottoscritta da oltre 1.500 persone ed enti di diversa ispirazione culturale. (…) La prego ministro, non butti via una buona norma fiscale che proprio lei ha introdotto, sia pure in forma sperimentale, nel nostro ordinamento. Non si contraddica, spesso un passo indietro è molto più apprezzabile di una ostinata volontà. Grazie per quello che vorrà fare».
Speriamo che, una volta di più, il 5 per mille se la cavi.


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