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Settimane sociali

Caro Presidente, così la Chiesa suscita buona impresa

Al via la 50° settimana sociale dei cattolici in Italia. La cooperativa Oltre l'arte, nata col Progetto Policoro, è tra le imprese presentate al presidente Mattarella, che dice: «Il Paese cresce se la solidarietà resta tessuto connettivo di economia sostenibile»

di Luca Iacovone

Oltre l'arte cooperativa

«Gratuitamente abbiamo ricevuto, gratuitamente proviamo a dare» Rosangela Maino, presidente di Oltre l’Arte, riassume così – senza giri di parole – lo spirito che anima la cooperativa. Ma la gratuità a cui fa riferimento Maino non ha a che fare con i ticket di ingresso alle meravigliose chiese rupestri che gestiscono nei Sassi di Matera, o agli accordi economici con la diocesi. Quella di cui parla è la gratuità che cambia il destino di alcuni giovani e che da testimonianza audace, oggi prova a riscrivere le regole che governano il turismo.

«Quando il vescovo Salvatore Ligorio mi chiese di guidare la costituzione di una nuova cooperativa prima tentennai, poi provai a tirarmi indietro, ma non riuscii a dirgli di no». Era il 2008, Maino ricorda ancora la sua voce ferma in gola e le mani che tremavano. Con lei c’erano altri giovani conosciuti da poco, segnalati dai parroci della città. Non il gruppo di amici affiatati con un’idea visionaria, un business plan accurato o un pitch come quelli descritti nei manuali per giovani startupper. Tutt’altro. La proposta era chiara: avrebbero dovuto gestire alcune delle antichissime chiese rupestre nei Sassi di Matera. Un patrimonio dal valore incredibile, all’epoca ancora sotto il controllo abusivo di occupanti e famiglie legate a circuiti dubbi.

Particolare della chiesa rupestre Santa Lucia alle Malva, tra le prime in affidamento a Oltre l’Arte

Il successo che da poco aveva avuto The Passion di Mel Gibson faceva intuire a qualcuno che da quei rioni poteva un nuovo riscatto per la città. «Solo in sette accettammo quella sfida, non tutti se la sentirono di credere a quell’intuizione».

Oggi siamo più di cento e, lo ammetto, ancora fatico a misurare il coraggio disarmante di quella Chiesa, che affidò a sette giovani senza esperienza e con le idee un po’ confuse, le chiavi dei suoi gioielli più preziosi

Rosangela Maino, presidente della cooperativa Oltre l’arte

Il Progetto Policoro

Maino era animatrice senior del Progetto Policoro diocesano e quelli erano, senza dubbio, gli anni ruggenti del progetto della Conferenza episcopale italiana. In un Meridione immobilizzato da politiche industriali che stavano dimostrando il loro fallimento, con un esodo giovanile in rapida crescita, i vescovi all’unisono decisero di puntare tutto sulla nascita di nuove cooperative, capaci di valorizzare beni e risorse del territorio. Mettendo a disposizione immobili, risorse e coraggio, offrendo così un’alternativa alla fuga di tanti.

A quelle importanti dosi di fiducia da parte dei vescovi, i giovani meridionali risposero con generosità e creatività dando vita ad un’incredibile rete di imprese e cooperative che ancora oggi costituiscono larga parte del terzo settore del Sud. Nel corso del 2025 il Policoro compirà 30 anni, nel frattempo è profondamente cambiato, è presente oggi in quasi tutte le regioni italiane ed è tra le poche esperienze di successo nate al Sud, poi copiate (e adattate) al Nord.

Oltre l’arte oggi

Dalla gestione delle prime tre chiese rupestri di proprietà della diocesi, la cooperativa Oltre l’arte ha avuto una vera esplosione. Oggi si occupa anche di ricettività, con la Casa per ferie Sant’Anna. Ha in gestione due musei, il Mata e il Mib (Museo immersivo della Bruna), e ospita mostre di artisti locali nella Chiesa del Purgatorio.

Scorcio di Craco, borgo sfollato e set cinematografico internazionale, gestito da Oltre l’arte

Non solo Sassi, Oltre l’arte ha allargato i suoi orizzonti oltre i confini cittadini, gestendo oggi anche gli ingressi al Paese fantasma, Craco. Affascinante borgo disabitato nella collina materana, scenografia di numerose pellicole di successo. Poco distante da Matera, a Montescaglioso, gestisce anche la monumentale Abbazia di San Michele Arcangelo. Mentre a Valsinni, ha in gestione il famoso Castello dove visse la poetessa petrarchista Isabella Morra.

Ultima avventura per Oltre l’arte anche la gestione del primo lido accessibile in Basilicata, il Sogno del capitano. Progetto portato avanti con il Comune di Bernalda, insieme al consorzio La città essenziale, alla cooperativa Prato verde, Anfass Policoro, 2he , TiEmmeA APS, Ente Nazionale Sordi.

Gratuitamente diamo

«Quella gratuità che per primi abbiamo sperimentato, oggi proviamo a restituirla ai tanti giovani che si avvicinano alla cooperativa. Quasi tutti alla loro prima esperienza lavorativa, vogliamo che da noi sperimentino quella fiducia che ha dato il via a tutto questo. Perché se è stato vero per noi, può esserlo pure per loro: la fiducia è generativa, più degli elenchi puntati nei curricula. Anche se fino a quel momento mai nessuno ha creduto in loro, o li ha creduti solo dei pesi da mantenere». Maino non li cita direttamente, ma il riferimento qui è anche ai tanti ragazzi con disabilità che lavorano in Oltre l’arte, oltre trenta.  

Visita al laboratorio di artigianato sociale di Don Bruno Bignami, direttore nazionale CEI per la Pastorale sociale e del lavoro, e di Suor Veronica Donatello, direttrice nazionale CEI per l’ufficio delle diverse abilità.

Da alcuni anni Oltre l’Arte ha creato un laboratorio di artigianato sociale che impiega circa dieci ragazzi con sindrome di down, guidati dal maestro artigiano Eustachio Santochirico. Un luogo pensato per essere spazio di libertà creativa per le persone diversamente… «Con abilità imprevedibili!» Mi corregge Maino. «Anche il laboratorio è stata una scommessa gratuita e coraggiosa per tutti noi. Conosciamo bene il peso dei costi del laboratorio sulla cooperativa, gli stipendi che paghiamo ai ragazzi che ci lavorano, le utenze, i materiali… Ma è difficile misurare esattamente quanto questo laboratorio dà alla cooperativa. Se considerassimo solo le entrate registrate in bilancio si direbbe antieconomico. Ma a quanto ammonta il valore identitario e motivazionale che ogni dipendente riconosce nel laboratorio? Qual è il valore che il turista porta a casa quando scopre che con il ticket pagato per visitare un museo ha contribuito a tenere in vita il laboratorio sociale?»

Questa per noi è economia buona, un’economia capace di valorizzare quello che ciascuno può offrire e, solo così, creare vera partecipazione. Perché non ci può essere vera partecipazione, io credo, senza la fiducia che passa dal lavoro

Rosangela Maino, presidente cooperativa Oltre l’arte

Il saluto del presidente Mattarella

Partecipazione e democrazia sono i temi al cuore della 50° Settimana sociale dei cattolici in Italia, a Trieste, in corso dal 3 al 7 luglio. Ospite d’eccezione della cerimonia inaugurale del 3 luglio il Capo dello Stato, a cui il comitato organizzatore dell’evento ha voluto presentare la cooperativa Oltre l’arte, “buona pratica” nata con il Progetto Policoro.

Il presidente Sergio Mattarella è intervenuto dopo il saluto del card. Matteo Zuppi, presidente Cei, e delle esperienze di Oltre l’arte (presentata da Simone Ferraiuolo) e della coop. sociale di comunità Trame di quartiere (presentata da Carla Barbanti).

Al cuore della democrazia ci sono le persone, le relazioni e le comunità a cui esse danno vita, le espressioni civili, sociali, economiche che sono frutto della loro libertà, delle loro aspirazioni, della loro umanità: questo è il cardine della nostra Costituzione.

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica

«Questa chiave di volta della democrazia opera e sostiene la crescita di un Paese, compreso il funzionamento delle sue istituzioni, se al di là delle idee e degli interessi molteplici c’è la percezione di un modo di stare insieme e di un bene comune. Se non si cede all’ossessiva proclamazione di quel che contrappone, della rivalsa, della delegittimazione. Se l’universalità dei diritti non viene menomata da condizioni di squilibrio sociale, se la solidarietà resta il tessuto connettivo di una economia sostenibile, se la partecipazione è viva, diffusa, consapevole del proprio valore e della propria essenzialità».

Tutte le foto nell’articolo sono di Oltre l’arte società cooperativa sociale, per gentile concessione


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