Cultura

Caro petrolio, come combatterlo?

Anticipazione dal numero di VITA in edicola. Dopo la prima crisi petrolifera, il mondo è ancora alle prese con l’insostenibile pesantezza del greggio e dei suoi costi economici, umani e ambientali

di Ida Cappiello

Sono passati 31 anni dal primo shock petrolifero del 1973 e da allora, ogni volta che il greggio s?impenna (siamo alla quarta crisi), le energie rinnovabili tornano alla ribalta, per poi scomparire dietro le quinte appena il sistema industrializzato ammortizza il colpo. Ma è davvero ?tutta politica?, annunci per tacitare l?opinione pubblica allarmata che restano sulla carta, oppure qualcosa di serio sta nascendo?

Il quadro europeo è fatto di luci e ombre, come si evince dall?ultimo rapporto del commissario all?Ambiente uscente, Loyola De Palacio. A fronte degli obiettivi fissati dall?Unione per il 2010 – il 12% di rinnovabili sul bilancio energetico complessivo e il 22% sui consumi elettrici – i Paesi più dinamici sono la Danimarca, forte nell?eolico, la Germania, la Finlandia con le biomasse legnose, e la Spagna, lanciata nel solare, che viaggia a ritmo sostenuto verso il proprio traguardo nazionale del 29,4% di elettricità pulita. Anche a livello locale si moltiplicano le iniziative: sull?esempio di Barcellona, sono già una ventina le città che hanno introdotto l?obbligo di impianti solari termici (per il riscaldamento) su tutti gli edifici nuovi o da ristrutturare. La stessa Grecia, partita in ritardo, vanta già 260 mq di pannelli solari termici ogni mille abitanti e si avvia a superare la Germania.

E l?Italia? La situazione non è incoraggiante. L?energia elettrica da fonti rinnovabili è il 6% del totale, ma è soprattutto idroelettrica, mentre dal sole arriva meno dell?1%. Nel solare termico siamo appena a 8 mq di pannelli ogni mille abitanti, un quarantesimo della Grecia.

L?ultima presa di posizione ufficiale del governo è l?accordo con la Germania, firmato in giugno alla Conferenza di Bonn sulle energie rinnovabili, per lo sviluppo della tecnologia sul solare a concentrazione, (che potenzia il calore con un sistema di specchi) con l?obiettivo di produrre nuovi 5mila MWatt elettrici entro i prossimi 10 anni.

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