Welfare

Caro mastella, ecco la road map

Carcere. Operatori, detenuti ed esperti a confronto / La lettera al ministro parte da Padova: «Basta giochi di Palazzo, l’emergenza si affronta così»

di Stefano Arduini

Come reagirà il neo ministro della Giustizia, lo diranno i fatti. Di certo è che questa volta la società civile a stare zitta non ci pensa proprio. Il momento è cruciale. E drammatico. L?ultimo rilevamento attesta le presenze in carcere prossime al record storico di 62mila detenuti. A fronte di una capienza regolamentare sempre ferma a 41.470. A Clemente Mastella (in foto) il compito di invertire la rotta. Primo banco di prova: la nomina del nuovo direttore del Dap, il dipartimento di amministrazione penitenziaria. «Niente giochi di Palazzo, però». Il richiamo arriva, perentorio, dal carcere di Padova. A lanciarlo i massimi esperti del settore, che venerdì 26 maggio si sono dati appuntamento all?interno del Due Palazzi. Oltre 400 persone fra detenuti, volontari, funzionari dell?amministrazione penitenziaria, giuristi, magistrati e giornalisti hanno approvato all?unanimità una lettera-appello da sottoporre ai nuovi vertici di via Arenula. Una sorta di road map per uscire dall?emergenza. «La strada che abbiamo preso non ci piace, non ci è mai piaciuta», ha sottoscritto il vice capo del Dap, Emilio di Somma intervenuto a sorpresa all?assemblea organizzata dalla redazione di Ristretti Orizzonti guidata da Ornella Favero. Toni condivisi da molti dei relatori dell?assemblea. Fra gli altri: Stefano Anastasia, presidente della conferenza nazionale volontariato e giustizia, Sergio Cusani («è il momento giusto per avere fiducia»), Sergio Segio, Alessandro Margara, ex capo del Dap, Francesco Maisto, sostituto procuratore generale di Milano, e da esponenti politici di entrambi gli schieramenti: Marco Boato e Franco Corleone per il centrosinistra e Antonio De Poli per il centrodestra. Questi i punti fondanti della proposta. Primo: approvazione della riforma dell?ordinamento penitenziario elaborata dalla coppia Margara-Maisto. Contro il sovraffollamento: ampliamento degli organici e rafforzamento dell?area penale esterna in modo da rendere più celeri le possibilità di accesso alle misure alternative. Il regolamento penitenziario del 2000 dovrà essere applicato con immediatezza in tutte le sue parti. Non più procastinabile un intervento sulla salute in carcere: troppo spesso mancano i farmaci salvavita e personale a fronte del boom di tossicodipendenti, alcolisti e disagiati psichici presenti negli istituti. Sul piano legislativo infine le priorità sono: la revisione della legge sulle droghe, sulla recidiva e sull?immigrazione, oltre al varo di un nuovo codice penale e della figura del garante nazionale dei detenuti.


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