Welfare

Caro Maroni, rispondi a tre milioni di disabili

Francobollo / La Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) annuncia una mobilitazione senza precedenti sostenendo che il governo ha disatteso tutti gli impegni

di Franco Bomprezzi

Caro Maroni, ogni tanto ti scrivo, perché in effetti sei il ministro del Welfare. Da qualche tempo mi occupo meno della disabilità, sono tornato a fare il giornalista ?a tutto campo?, come si dice, e perciò perdo qualche puntata di quel fitto lavoro che non fa notizia, ma che costituisce in realtà l?ossatura di una democrazia, ossia la realizzazione dei programmi stabiliti e, quanto meno, il mantenimento della rotta scelta davanti al Paese. Siccome c?ero anch?io alla Conferenza nazionale di Bari sulla disabilità, correva il febbraio del 2003, e c?ero anche a Roma, quando l?anno internazionale si chiuse con grande spiegamento di celebrazioni europee, nell?ottobre dello stesso anno, ricordo bene gli impegni presi, ma soprattutto il clima di dialogo con le associazioni. Ho fatto un salto sulla mia sedia a rotelle, perciò, quando ho letto nei giorni scorsi il durissimo documento della Fish, la federazione italiana per il superamento dell?handicap, ovvero la rete di molte fra le più attive e note associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie. Ci saranno anche dei comunisti fra di loro, non lo escludo, ma li conosco da tempo, e ti assicuro che c?è di tutto, perché l?handicap è imparziale, arriva a destra e a sinistra, fra i padani e fra i terroni, tra le donne e tra gli uomini. Annuncia ora la Fish una mobilitazione senza precedenti sostenendo che il governo ha disatteso tutti gli impegni e che la nuova Finanziaria potrebbe addirittura attaccare l?indennità di accompagnamento, una delle poche certezze per chi deve ogni giorno inventarsi un minimo di autosufficienza. Che è successo? Non ho visto nessuna reazione in questi giorni, pieni di primarie e di banche, ma quasi tre milioni di italiani si sentono, evidentemente, presi in giro. Forse è il caso di rispondere a loro, non a me.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA