Non profit

Caro lettore

Cura ai terminali in Lombardia. Parliamone.

di Riccardo Bonacina

Carissimi, abbiamo letto con interesse e attenzione l?articolo «Malati terminali, la rivolta dei volontari. Vidas rifiuta il voucher in Lombardia: non garantisce qualità», pubblicato recentemente su Vita. La Sicp – Società italiana di cure palliative onlus, che rappresenta 1.750 operatori, e la Fcp – Federazione cure palliative onlus, che coordina 55 organizzazioni non profit ed è membro del Summit della Solidarietà, entrambe attive in questo settore sul territorio nazionale, si stanno battendo da anni perché le cure palliative si diffondano in tutta Italia. Dal 2001 le cure palliative sono state riconosciute come Livelli essenziali di assistenza (Lea), quindi da erogare gratuitamente ai malati e alle loro famiglie, in assistenza domiciliare o in hospice. Abbiamo constatato che quanto affermato nell?articolo offre una visione parziale e, a volte, imprecisa di come si configura la situazione lombarda e, soprattutto, del rapporto fra pubblico e privato non profit nel settore delle cure palliative. Basterebbe citare il fatto che la cosiddetta ?formula complex? altro non è che un voucher, solo lievemente incrementato nel suo valore economico rispetto al voucher per malati terminali, fissato in 619 euro. Non saremmo intervenuti se la formula complex non stesse mettendo a grave rischio non certo «scelte aprioristiche o ideologiche» ma lo sviluppo stesso delle cure palliative in Lombardia. La chiusura dell?Unità di cure palliative dell?ospedale Bassini di Cinisello Balsamo era una diretta conseguenza dell?ipotesi di riproduzione della formula complex nell?area territoriale della Asl 3 della provincia di Milano. In considerazione del rilievo che la tematica riveste per la garanzia alla popolazione dell?assistenza di cure palliative e degli importanti risvolti sul concetto di sussidiarietà orizzontale, sarebbe interessante che il settimanale Vita potesse dare anche alle nostre organizzazioni uno spazio adeguato per poter chiarire meglio la complessa e delicata situazione. Cordiali saluti Francesca Crippa Floriani, Milano Carissima Crippa Floriani, grazie per la lettera e per le ulteriori specificazioni sul tema delle cure ai malati terminali in Lombardia. La sua lettera e l?esperienza dei 1.750 operatori della Società di cure palliative è certamente un ottimo spunto per riprendere il problema e approfondirlo. Lo faremo nei prossimi numeri. Grazie.


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