Formazione

Caro Don, siamo troppo occupati

Il caso. invito di Mazzi disertato dai politici

di Stefano Arduini

Il passaggio, brevi manu, è avvenuto oltre un mese fa, lo scorso 10 gennaio. Quel giorno don Antonio Mazzi, il padre di Exodus, una della comunità per tossicodipendenti più affermate sul panorama italiano consegnò a Prodi (e poi a D?Alema), sei paginette dal titolo Adolescenti difficili e no. Devianze e normalità. Dentro c?erano, ci sono ancora per la verità, una serie di nodi da sciogliere da cui rilanciare una nuova politica giovanile. Fra le questioni che don Mazzi apre ci sono il tempo libero, la comunicazione o trasmissione di modelli e i contesti di ritrovo dei giovani. Situazioni molto concrete e molto reali (in Italia i ragazzi fra i 14 ei 30 anni sono oltre 11,5 milioni), che andrebbero in qualche modo affrontate da chi si candida a prendere in mano le redini del paese dal prossimo aprile . E invece, purtroppo, non sembra che nella Fabbrica del programma ci sia spazio per riflessioni troppo impegnative.
All?invito di don Mazzi – in concreto un tavolo di discussione da tenersi entro il 10 marzo con l?obiettivo di arricchire e migliorare il programma dell?Unione – è stato contrapposto il più classico dei muri di gomma. Prodi, via ufficio stampa, ha fatto sapere di essere «molto impegnato nell?elaborazione del suo calendario elettorale». Ancora più ?discreto? D?Alema che, semplicemente, ha fatto perdere le sue tracce. Ben più interessati si sono dimostrati invece alcuni esponenti della società civile, primo fra tutti il cislino Pezzotta. Lui al fianco di don Mazzi ci sarà. Cari politici, non lasciateli soli.

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