Famiglia
Caro Collina, questo è il miglior rigore della tua vita
In questo Paese non si dimette mai nessuno, neppure per unora. E invece lui è uscito di scena a fronte alta, con una frase lapidaria: «Senza fiducia nellarbitro è inutile andare avanti»
Caro Collina, mi ha quasi commosso. In questo Paese non si dimette mai nessuno, neppure per un?ora. E invece lei è uscito di scena a fronte alta, oserei dire lucida, ma l?ironia è troppo facile. E ha detto una frase lapidaria, che un tempo sarebbe stata pronunciata anche da Catalano negli show di Arbore, considerata la sua ovvia giustezza: «Senza fiducia nell?arbitro è inutile andare avanti».
Forse non si rende conto, però, della carica dirompente di questa decisione, è come aver fischiato un rigore al novantesimo, durante la finale dei mondiali, contro la squadra di casa. Qui in Italia aver fiducia degli arbitri? è la sfiducia che ci tiene uniti. Siamo legati in modo bipartisan (come si usa dire adesso) dalla totale sfiducia non solo negli arbitri, ma anche nei guardalinee, e nei designatori degli arbitri, e anche in chi sceglie i designatori. Il conflitto d?interesse è diventato così evidente nel comportamento umano da entrare nei manuali di antropologia dell?età contemporanea, e forse ci connoterà per i posteri.
Lei invece si dimette, senza polemizzare troppo, ma semplicemente ricordando che per 28 anni ha diretto le partite così come si deve, tranquillo con la propria coscienza, cosa della quale peraltro nessuno dubitava, visto che è stato ritenuto il miglior arbitro al mondo, merito anche della nostra nazionale che, facendosi eliminare per tempo, le ha consentito di dirigere fior di finali planetarie. Sinceramente mi sfugge perché abbia deciso di fare testimonial per la Opel, ma questo è un altro discorso. Ora che ci penso, sarebbe meglio che la squadra del Presidente del consiglio cambiasse sponsor, scegliendo una buona azienda padana. Ma anche questo è un altro discorso. Per ora complimenti, caro Collina. Avvisa lei, per telefono, il governatore Fazio?
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