Politica

Caro benzina, le proposte delle associazioni consumatori

Venerdì 10 agosto l'incontro tra le aziende petrolifere e il ministro Pierluigi Bersani

di Redazione

In Italia si parte per le vacanze, che sia Natale, Pasqua o Ferragosto, non sapendo se pioverà o ci sarà il solleone, ma certi che la benzina in quei giorni costerà di più. Non ci riferiamo alle differenze di prezzo che notiamo tra regione e regione, anche in periodi lavorativi, ma al tradizionale appuntamento del caro benzina, quasi fosse ormai un consolidato festival estivo. Quest?anno la novità è che il ministro allo Sviluppo economico <b>Pierluigi Bersani</b> non ci sta, fa la voce grossa e convoca il 10 agosto le aziende petrolifere che nel frattempo fanno scendere di qualche centesimo il prezzo dei carburanti. Agguerrite le associazioni di consumatori che invitano i cittadini a boicottare il settore benzina non usando nessun veicolo i giorni del 15 e 16 agosto. Si chiama fuori da questa iniziativa Adicomsum che chiede di partecipare all’incontro del 10 Agosto con il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani, per presentare proposte precise e concrete, che “se attuate consentirebbero risparmi sino a 10 centesimi per ogni litro di carburante”. Tra queste, l’Adiconsum propone l’apertura alla Grande distribuzione “già pronta ad aprire circa 400 nuovi impianti dove il risparmio per il consumatori sarebbe di 8-10 centesimi al litro”; la possibilità di intervenire sulla variazione dei prezzi con “l’introduzione di una periodicità trimestrale della variazione del prezzo medio dei carburanti”; su tasse e accise attraverso l’abolizione di “voci ormai anacronistiche che gravano sui carburanti”; infine sull’Iva “riequilibrando l’aliquota in modo da mantenere costante l’introito per l’erario, in occasione di eventuali aumenti (trimestrali) del prezzo. Per Adusbef e Federconsumatori è necessario riorganizzare e razionalizzare l’intera rete di distribuzione carburante con un risparmio di circa 6 centesimi di euro al litro; aprire alla grande distribuzione la vendita carburante, con risparmi pari a 8-9 centesimi di euro al litro; cancellare inutili gadget, o trasformarli in sconti o buoni benzina, con risparmi pari a 1,5 centesimi; realizzare in tutti i punti di rifornimento il sistema self-service ed immettere l’innovazione tecnologica che permette la conservazione del prezzo scontato anche dopo l’orario di chiusura, con un risparmio di circa 4 centesimi al litro; modernizzare tutti i distributori con le gradualita’ necessarie, da vendite solo oil a vendite oil-non-oil, con risparmi prevedibili attorno a 6-7 centesimi. “Chiediamo inoltre al Governo -proseguono le due associazioni- strumenti, verifiche, controlli e sanzioni e che sia possibile acquistare petrolio in euro anziché in dollari, per evitare ulteriori speculazioni sui cambi; che intervenga affinchè venga eliminata la terza cifra del prezzo dei carburanti, per meglio far comprendere concretamente la comparazione del prezzo tra un distributore e l’altro”. Adusbef e Federconsumatori, infine, rivolgono un appello al Senato “perché venga approvato il terzo Disegno di Legge Bersani che, oltre a contenere normative atte a modernizzare la rete di distribuzione, contiene la norma che rende mobile l’accisa sui carburanti, per rendere flessibile il sistema di tassazione e quindi calmierare il prezzo della benzina, quando si è in presenza di picchi del costo del petrolio, evitando perciò che l’Erario guadagni trasformandosi in un’ottava compagnia petrolifera”.


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