Sostenibilità

Caro Amato, blocca subito il transgenico

Discussioni sulle etichette dei cibi transgenici

di Redazione

L?etichette sui cibi transgenici fanno ancora discutere. Dopo la decisione degli Stati Uniti di non rendere obbligatorio alcun tipo di certificazione per i cibi che contengono ingredienti geneticamente modificati, anche in Italia riesplode la protesta contro la decisione europea di ?etichettare? solo se l?ogm è presente in una percentuale superiore all?1. L?iniziativa viene da AceA Onlus, Agenzia stampa per i consumi etici e alternativi, che si occupa di tutela dei consumatori e di prodotti etici ed ecologici. «Permettere ai prodotti che contengono meno dell?1% di ogm di non dichiararlo», dicono all?AceA, «significa permettere alle industrie che detengono i brevetti di portare avanti comunque le proprie produzioni, ingannare il consumatore e non eliminare il problema della ?contaminazione genetica?, che ovviamente non è in ragione della quantità». Legalizzare l?utilizzo degli ogm con il ragionamento ?è talmente poco che non può fare male?, sostiene AceA, non risponde alla richiesta del mondo scientifico e dei consumatori europei che si sono già pronunciati in maggioranza per una sospensione netta. L?AceA chiede dunque al governo e al suo presidente, Giuliano Amato, di intervenire prontamente per mettere mano alla normativa. Qualche segnale positivo c?è: il ministro dell?agricoltura, il Verde Pecoraro Scanio, si è già pronunciato a favore di maggiori controlli sulle colture transgeniche italiane. «Vogliamo il blocco di qualsiasi commercializzazione e produzione non protetta di ogm» insiste AceA. Per unirsi a questa protesta, acea@edv.it

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