Cultura

Caritas: venerdì il rapporto 2001

Sarà presentato a Roma. Oltre 18 milioni di euro (più di 35 miliardi di lire) per progetti nei 5 continenti

di Redazione

Oltre 18 milioni di euro (più di 35 miliardi di lire) per progetti nei 5 continenti, significativo aumento per il sostegno a progetti nei settori pace e riconciliazione (+74,2%), promozione socio economica (+32,6%) e attività di accompagnamento, triplicate, alle chiese locali.
Determinante il supporto economico e la solidarietà diffusa degli offerenti. Il Rapporto integrale verrà presentato il 14 giugno a Roma

Catastrofi naturali come il terremoto in India; crisi militari interminabili come nei Balcani, la Macedonia, l?agonia del Congo, i tragici sussulti del Medio Oriente; terremoti economici e finanziari come il crack argentino; un crescente stato di tensione intorno alle contraddittorie dinamiche della globalizzazione, come nell?emblematico G8 di Genova. E poi, naturalmente, l?attentato di New York e la guerra in Afghanistan. Eventi che hanno scandito le cronache dell?anno appena trascorso. Sotto la tumultuosa corrente dei fatti ?da copertina?, ha continuato però a scorrere una storia intessuta di quotidianità, piuttosto che di continue emergenze. Una storia segnata talora da slanci e fatiche di individui e comunità in ogni angolo del mondo, di cui Caritas Italiana ha cercato di condividere progetti e cammini.
Come in Turchia, dove è stato inaugurato un centro socio-culturale che offre a una città colpita dal terremoto del ?99 ? Adapazari ? spazi per una ripresa intellettuale, dopo la ricostruzione materiale. Come in Sierra Leone, dove sono stati accompagnati, grazie al consolidarsi del processo di pace, la smilitarizzazione e il rientro a casa di migliaia di bambini-soldato.
Come in America centrale e soprattutto in Honduras, dove i giorni dell?uragano Mitch sono ormai lontani, ma si moltiplicano le esperienze di pastorale sociale nelle comunità locali.
Come in Cina, dove i bisogni spirituali e pastorali non mancano, e ci si è affacciati per la prima volta. Come nell?Albania, vicina e sovente trascurata, dove la rete dei centri medici cattolici è diventata parte integrante delle politiche sanitarie locali.
Il 2001 è stato anche l?anno della conclusione e di una ricerca sui conflitti dimenticati e della messa in cantiere di due sussidi su temi internazionali, pubblicati nei primi mesi del 2002: ?Ricostruire il domani?, sulla realtà del Kosovo, e ?Salute e sviluppo?, con le linee-guida per un?azione sanitaria che non si riduca a pura assistenza e non trascuri esigenze pastorali di ampio respiro.
Di tutti questi interventi è data testimonianza, con abbondanza di dati, grafici e tabelle, nelle pagine del Rapporto annuale 2001. Rispetto alle tendenze degli anni precedenti merita di essere sottolineata la diminuzione dei costi di gestione, indice di uno stile d?azione che intende sottrarre il meno possibile alle necessità dei poveri e vuole abbattere ogni tentazione di autoreferenzialità.. Infine, hanno conosciuto un significativo incremento le spese per i programmi di pace e riconciliazione, di promozione socio-economica e di sostegno alle chiese locali: affrontare l?emergenza è doveroso, ma non lo è meno investire sull?educazione alla convivenza e alla tolleranza, sullo sviluppo sostenibile delle comunità civili, sul cammino di crescita delle chiese locali. Valori che ipotecano un futuro meno esposto ad anni turbolenti, in grado di coniugare le emergenze straordinarie con la quotidianità. Nella solidarietà, nella giustizia, nella pace.
Proprio da questi temi partiranno gli oltre 600 convegnisti provenienti da tutte le Caritas diocesane, che quest?anno si sono dati appuntamento a Belluria, per il loro 28° Convegno nazionale dal titolo ?Lungo le strade del quotidiano?.

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