Cultura

Caritas Italiana: tre decenni di solidariet

In questi giorni si festeggiano trent’anni dalla fondazione della Caritas Italiana. Tre decenni di solidarietà dai terremotati del Friuli ai profughi dell’Afghanistan.

di Barbara Fabiani

Era il 1971 quando Papa Paolo VI istituì la Caritas Italiana, l?organismo della Conferenza Episcopale dedicato alla prossimità verso i soggetti più deboli e alla loro promozione
Innumerevoli da allora gli interventi umanitari e la crescita di questa organizzazione all?interno del tessuto della società civile, e che in realtà funge da raccordo di centinaia di esperienze di volontariato facenti capo alle diocesi.

Da ricordare i gemellaggi dopo i terremoti del Friuli e della Campania, i 3000 vietnamiti accolti nel 1980, e più recentemente l?intervento di centinaia di volontari nel terremoto dell?Umbria e Marche, l?alluvione di Sarno e quelle in Calabria e in Val d?Aosta.
Non vanno dimenticati neanche le decine di migliaia di obiettori di coscienza che dal 1977 hanno svolto il servizio civile in Caritas, dando forza al braccio operativo dell?organizzazione; un?esperienza che oggi pone la Caritas all?avanguardia del dibattito sul servizio civile nazionale.

All?Estero solo nel 2000 sono stati attivati 421 microprogetti in 42 paesi del sud del mondo per un totale di 31miliardi di lire, di cui il 93% è stato raccolto grazie alle collette delle Caritas parrocchiali.
In particolare, con la somma raccolta sono stati finanziati interventi nelle alluvioni in Venezuela, Mozambico e nel Golfo del Bengala, nella siccità che ha arso il Corno d?Africa, e per sostenere programmi di aiuto dei più deboli nei contesti di violenti conflitti interni come in Columbia, Sudan, Congo, e in Palestina.
Mentre in queste settimane sta prendendo forma un progetto di sostegno alla Caritas Pakistana per l’aiuto ai profughi afghani.

Tornando in Italia, oggi sono ben 9mila le Caritas parrocchiali su un totale di 26mila parrocchie italiane. E nell?80% delle Caritas diocesane è stato avviato un progetto per la promozione, formazione e accompagnamento delle strutture parrocchiali nel non facile compito di far maturare e organizzare delle iniziative di solidarietà.

Uno degli strumenti principali dell’azione e contemporaneamente del monitoraggio sulle esigenze sociali del territorio sono i mille i Centri di ascolto Caritas, di cui il 43% a livello parrocchiale e il 25% a livello diocesano, centri ai quali solo nel 2000 si sono rivolte 90mila persone.
Da queste esperienze di ascolto sono nati i 54 Osservatori Diocesani delle Povertà e delle Risorse, mentre altri 14 sono in via di attivazione.

Ma le Caritas diocesane non sono un sostegno alla povertà e al disagio solo del proprio territorio.
In termini di risorse economiche nel 2000 sono stati impiegati 14miliardi e 359milioni di lire in 283 iniziative al di fuori della diocesi, in Italia o all?estero (oltre all?invio di denaro in risposta di appelli della Caritas italiana).

Inoltre, in un terzo delle Caritas Diocesane sono state realizzate attività specifiche sul tema della tratta degli esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale; e nel 70% delle sedi diocesane esiste una specifica figura di coordinamento incaricata di seguire i servizi promossi in favore degli immigrati.

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