Cultura
Caritas italiana e Migrantes sempre critici con la Bossi-Fini
In un seminario a Roma si è analizzata la legge sull'immigrazione con le sue ricadute. Sarà pubblicato un documento che vuole essere uno strumento di confronto
di Redazione
?Analizzare insieme le modifiche di legge e quelle che, sulla base delle esperienze di ognuno, possono essere le ricadute di carattere pastorale, culturale, sociale e umano determinate dalla nuova legge?: questo l?obiettivo del seminario che si è tenuto a Roma il 4 ottobre. Obiettivo ribadito in apertura dei lavori da monsignor Luigi Petris, direttore generale della Migrantes e da don Giancarlo Perego, responsabile area nazionale della Caritas italiana.
Una trentina i partecipanti, operatori socio-pastorali ed esperti invitati dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Migrantes dalle diverse regioni d?Italia. Nella relazione introduttiva gli avvocati Giuseppe Delle Vergini e Luigi Mughini, che gestiscono per conto della Caritas l?Osservatorio Giuridico Immigrazione di Firenze, hanno illustrato quali siano i punti più problematici della nuova legge. Il quadro generale è stato integrato dagli interventi di Paolo Bonetti del Servizio Migranti della diocesi di Milano.
Si è poi avuto nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio un rapido susseguirsi di contributi anche scritti da parte di quasi tutti i presenti, che hanno portato l?attenzione sugli effetti della nuova normativa nelle loro realtà locali, in particolare per quanto riguarda il diritto di asilo, la tutela giuridica, l?unità della famiglia, l?inserimento lavorativo: l?insieme degli interventi, che hanno l?autorevolezza di chi è in immediato e quotidiano contatto con i concreti problemi degli immigrati, ha fatto concludere che la condizione di quest?ultimi si sta facendo sempre più precaria e incerta. Ne è risultato pertanto confermato il giudizio marcatamente critico che i due organismi ecclesiali avevano già espresso nell?ampio memorandum consegnato a diverse istanze istituzionali in fase di elaborazione della legge e che hanno ribadito dopo la sua approvazione definitiva.
Tuttavia la causa dei migranti e della stessa società italiana esige, per unanime consenso dei convenuti, che si guardi avanti con rinnovato impegno e si continui, nel rispetto della legalità, a coniugare l?atteggiamento critico a quello propositivo, sempre disposti a collaborare anche con le pubbliche istituzioni a tutti i livelli, com?è costume di Caritas e di Migrantes, in autonomia di scelte e di impostazione, lontani da ogni condizionamento e subordinazione.
Momento privilegiato di questo apporto collaborante e costruttivo può già essere l?elaborazione dei regolamenti di attuazione, come pure la revisione della normativa regionale in base alla legge nazionale. Né si esclude che grazie a un?opera concorde, insistente e motivata da parte dell?associazionismo, anche di ispirazione cristiana, si possa giungere anche alla revisione di qualche punto importante della legge stessa.
E? previsto che ora un gruppo ristretto riesamini i tanti apporti di cui si è arricchito il seminario e ne rediga un documento di sintesi che può essere un utile strumento di confronto.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.