Famiglia

Caritas: in Macedonia un nuovo esodo per 60 mila

Nella Giornata del Rifugiato la Caritas italiano ricorda un nuovo dramma ai confini dell'UE

di Redazione

Proprio nella Giornata scelta dall’Onu per ricordare il dramma dei rifugiati nel mondo parte un altro allarme, questa volta dalla Caritas. Ai confini dell’Ue, in Macedonia, si sta consumando un altro dramma di massa: quello di 60 mila nuovi profughi ”vittime dell’ennesima crisi balcanica”. ”Il dato – afferma la Caritas – si riferisce al solo Kosovo, dove sono riparati e sino a ieri erano stati registrati dagli organismi internazionali ben 55 mila esuli, a cui vanno aggiunte altre migliaia di persone anche in queste ore in fuga, che si stanno ricongiungendo a parenti o conoscenti e non ancora ufficialmente registrati”. A seguito degli scontri armati ai confini macedoni, afferma sempre la Caritas, sarebbero gia’ 60 mila i profughi accolti nel vicino Kosovo, con un flusso che non e’ mai sceso sotto le mille unita’ al giorno dall’inizio di giugno. A questi vanno poi sommate le circa 10 mila persone provenienti dal nord-est della Macedonia e sfollati nella parte meridionale della confinante valle di Presevo, territorio serbo a maggioranza albanese. Moltissimi sono, infine, gli sfollati interni alla stessa Macedonia o comunque i civili intrappolati nelle aree di conflitto. Proprio partendo da questi numeri la Caritas ha parlato oggi di ”crisi umanitaria”.


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