Welfare

Caritas: a Gaza situazione umanitaria disperata

Lo ha detto all'agenzia di stampa missionaria 'Misna' Samuel Martin, responsabile alla comunicazione della Caritas Gerusalemme.

di Redazione

”Il numero dei morti a Beit Hanoun, localita’ nel nord della Striscia di Gaza, e’ in aumento. Per ora sono almeno 7, tra i quali dei bambini e una donna anziana. Ma la situazione sta peggiorando. Le nostre fonti sul posto ci dicono che la gente non puo’ muoversi dalle case a causa degli scontri armati all’esterno e che la situazione e’ molto pericolosa. Un nostro medico sta monitorando la situazione, ma c’e’ bisogno di sangue e la Croce Rossa sta cercando di trovare volontari pronti a donarne”. Lo ha detto all’agenzia di stampa missionaria ‘Misna’ Samuel Martin, responsabile alla comunicazione della Caritas Gerusalemme. Secondo l’organizzazione umanitaria cattolica, ”da mercoledi’ scorso le vittime sono almeno 24, e i feriti ormai piu’ di 100 in tutta la Striscia di Gaza”, dove da quasi tre giorni e’ in corso una massiccia operazione militare israeliana il cui scopo ufficiale e’ liberare il caporale Gilad Shalit, rapito da gruppi estremisti palestinesi lo scorso 25 giugno, fermare il lancio di razzi in territorio israeliano e distruggere i tunnel sotterranei attraverso i quali i miliziani trasportano armi illegalmente in Palestina, in particolare dall’Egitto. ”La situazione umanitaria a Gaza e’ pessima, direi disperata. Nella sola citta’ di Gaza c’e’ una densita’ della popolazione di 2.500 persone per chilometro quadrato. E’ davvero facile rimanere colpiti. In un contesto in cui, poi, dallo scorso luglio molte famiglie non hanno piu’ acqua ed energia elettrica a causa dei bombardamenti israeliani, o nella migliore delle ipotesi hanno elettricita’ per 6-8 ore al giorno e acqua per 2-3 ore, la situazione puo’ essere definita ben al di la’ del limite”, ha spiegato Martin. ”Beit Hanoun puo’ essere considerata in questo momento qualcosa tipo una linea del fronte, ma combattimenti sono in corso un po’ ovunque, da Rafah a Gaza, e non accennano a placarsi”, conclude l’operatore della Caritas di Gerusalemme. Questa mattina la Caritas ha chiesto l’intervento della comunita’ internazionale ”mettere ordine a Gaza” e per porre fine agli attacchi regione, cosi’ da permettere agli operatori umanitari e ai medici di soccorrere i tanti feriti, molti dei quali bambini.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA