Non profit

Cari politici, più società fa bene allo stato

Mentre il Parlamento seppelliva in un tiepido giorno della scorsa primavera l’avventura della Bicamerale...

di Riccardo Bonacina

Mentre il Parlamento seppelliva in un tiepido giorno della scorsa primavera l?avventura della Bicamerale con la sua coda di ripicche e veleni, la società civile italiana rimaneva delusa dall?ennesimo ribaltone fatto questa volta ai suoi danni. Affondata la Bicamerale, falliva anche il tentativo di inserire nella nuova Costituzione il principio di sussidiarietà. Ammettiamolo: delle riforme di cui si sentiva il bisogno, questa era, ed è, la più urgente. O per lo meno l?unica che vale la pena di difendere, per cui occorre reagire all?inerzia della politica. E meno male che questa volta la reazione c?è stata. Il nostro settimanale è stato tra le 500 organizzazioni della società civile che hanno promosso una petizione a favore della sussidiarietà. Un?iniziativa che ha raccolto un milione di firme, consegnate il 2 dicembre ai presidenti di Camera e Senato. Un modo clamoroso ed efficace per dire nossignori, delle vostre vuote chiacchiere su quote proporzionali e doppi turni alla francese possiamo fare a meno, ma non possiamo fare a meno della nostra libertà. Che cos?è infatti la sussidiarietà, se non la possibilità per i corpi intermedi di auto-organizzarsi e rendersi protagonisti delle risposte ai loro bisogni essenziali, e quindi di mettere in piedi ospedali, scuole, servizi sociali e quant?altro migliora la nostra società?
Questa voglia, che sta alla base della maggior parte degli enti non profit, è stata gridata da realtà diverse tra loro per storia ed estrazione, dal Forum del Terzo settore alle ong, dai sindacati alla Caritas, al volontariato. In questo caso quindi non si tratta di difendere un?ideologia o un?organizzazione, ma l?essenza di un agire comune e condiviso. Che va al cuore di una questione fondamentale, la definizione di servizio pubblico, tornata alla ribalta anche con il dibattito sulla parità della scuola. Il servizio pubblico è solo quello che eroga lo Stato, bello o brutto che sia, utile o meno utile, rispettoso o irrispettoso delle persone a cui si rivolge, e il cittadino deve pure ringraziare? Oppure servizio pubblico è ciò che realmente risponde alle esigenze di chi vi accede, chiunque sia e comunque la pensi? La sussidiarietà è il principio per cui uno Stato riconosce e premia il servizio pubblico offerto da cittadini o da gruppi di cittadini ad altri cittadini. Spetta allo Stato riconoscerne il valore, senza inutili monopoli. Più società fa bene allo Stato, recitava lo slogan della raccolta firme. Speriamo che lo Stato e chi lo incarna si voglia tanto bene da rimmettersi al più presto in rapporto con la società. L?ultima tornata di elezioni amministrative che dovevano coinvolgere quasi 7 milioni di italiani ma che ha invece registrato un?astensione record è solo l?ultimo, gravissimo, allarme.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.