Non profit
Cari ministri, addio
Debito estero I Paesi del G7 condonano parte del debito, ma Jubilee 2000 accusa
di Redazione
La campagna mondiale Jubilee 2000 mira a una significativa riduzione dl debito dei Paesi poveri, che ammonta a 220 miliardi di dollari. In Italia aderiscono a Jubilee 2000 circa 60 organizzazioni non profit e molte congregazioni missionarie. Questa è la severa lettera che rappresentanti di Jubilee 2000 d?Italia, Giappone, Gran Bretagna, Usa, Francia e Germania avevano inviato ai ministri delle Finanze del G8 riuniti a Colonia. Ve la proponiamo:
Cari ministri,
come Campagna Jubilee 2000 vi inviamo un appello urgente per cambiare le politiche delle vostre nazioni in qualità di creditori delle nazioni del Sud del mondo. Tutti voi avete fatto proposte positive e gradite per una aggiornata iniziativa di riduzione del debito per l?incontro del G8 a Colonia. Mentre accogliamo questi sviluppi, ci preoccupa quello che sarà l?esito probabile della bozza del comunicato del Vertice. Ci dispiace che il comunicato sembri perseguire la vecchia logica di offrire sempre una insufficiente cancellazione del debito. Come il ministro Strauss-Khan, noi crediamo che sia tempo di «abbandonare la politica dei piccoli passi». Sembra che i ?termini di Colonia? non forniranno alle nazioni povere una via di uscita dal debito impagabile. Non saremo più vicini all?obiettivo – concordato dai vostri stessi governi – di dimezzare il numero di persone che vivono in assoluta povertà per il 2015.
Se si prende come parametro di misura la vostra retorica, non ci possono essere dubbi: siete sull?orlo del fallimento! Quei paesi definiti dalla Banca mondiale e dal Fmi come «Paesi poveri fortemente indebitati» (Hipc) sono in debito di 216 miliardi di dollari, e secondo la Banca mondiale e il Fmi non stanno facendo pagamenti su 100 di questi miliardi. Questi 100 miliardi non saranno mai ripagati, quindi la loro cancellazione non costa nulla perché non c?è aspettativa di pagamento. L?iniziativa Hipc iniziale promette di cancellare 25 miliardi di questi debiti inesigibili, le proposte di Colonia potrebbero alzare tale cifra a 50 o 70 miliardi. Ma queste proposte non vanno oltre ciò che già non viene pagato. Tale cancellazione senza costo è anche senza benefici.
Come ministri delle Finanze voi avete grandi responsabilità. Vi chiediamo pertanto di migliorare gli schemi esistenti e specialmente la bozza preparata per il vertice di Colonia nei seguenti aspetti:
– diminuire sostanzialmente i livelli di sostenibilità del debito fino a un livello che fornisca un?efficace soluzione che conduca allo sviluppo umano sostenibile;
– includere così tutti i Paesi considerati fortemente indebitati;
– mettere fine alla macabra logica di posporre lo sgravio del debito a causa della presunta necessità di ?educare? i Paesi debitori al buon governo, Paesi in cui il controllo democratico sulle politiche economiche è stato minato, perché sono diventati dipendenti dai ricchi creditori/donatori occidentali;
– sganciare la cancellazione del debito da programmi di aggiustamento strutturale ortodossi. Fate in modo che la cancellazione dl debito sia basata sulla riforma economica che è nazionale, trasparente e responsabile verso i cittadini delle nazioni indebitate.
– impegnatevi e fate impegnare le istituzioni internazionali ad una maggiore giustizia nelle relazioni tra Paesi debitori e creditori. Acconsentite alla riforma procedurale. Vi chiediamo urgentemente di capire che la gente nei vostri e in molti Paesi debitori e creditori è arrabbiata nel vedere il debito prendere il sopravvento sulla vita. Tutti vogliamo un nuovo inizio nel nuovo millennio. Il 2000 fornisce una opportunità storica ai ministri delle finanze e ai leader occidentali. Vi invitiamo a coglierla.
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