“Bologna, 01 Settembre 2010
“Cari Educatori…
…eccomi qui a scrivervi.. Sapete quanto mi piaccia scrivere perchè su un foglio bianco riesco a rendere reali i miei pensieri con l’inchiostro e le parole… Oggi il mio pensiero va a Voi, voi che devo salutare, infatti è arrivata l’ora dell’andar via da queste mura, ma so che mi terrete nel vostro cuore per sempre..
Sono passati cinque anni da quando nel Novembre 2005 varcai la soglia di questa comunità, ero persa nel mio passato, piena di paure per il futuro, avevo una valigia di ricordi da dover riordinare, rielaborare ed archiviare. Sono passati cinque anni da quando iniziai a scrivere con Voi le pagine bianche che la vita mi ha concesso dopo quelle nere e grigie del mio passato. In queste pagine abbiamo iniziato a scrivere insieme dopo esserci conosciuti e aver imparato a fidarci reciprocamente. Pagine bianche che si coloravano della vita di ogni giorno: le risate, le cene, le regole, le litigate, le discussioni interminabili, i pianti, le confidenze ascoltare e dette… Cinque anni in cui Vi avevo sempre in mezzo alle scatole…
Già, eravate presenti nella mia vita 24 ore su 24… Eravate li pronti a sorreggermi, a crescermi, pronti a ricevere le mie sfuriate, a consolarmi, a darmi coraggio, a prepararmi alla vita degli adulti.. Beh i diciott’anni arrivarono fra le mie lacrime.. Vi ricordate quanta paura avevo? E voi che cercavate di consolarmi dicendomi “Da ieri ad oggi non è cambiato nulla per te. Manca ancora un po’ perché tu debba prenderti le responsabilità che tanto ti tediano…”. Già, mancavano ancora due anni..
Ed ora, che ho 2o anni devo andare, devo salutarvi, abituarmi alla Vostra assenza, abituarmi a camminare come fanno gli adulti, come mi avete insegnato a camminare con i vostri insegnamenti, applicare quelle regole che tanto mi pesavano alla mia vita presente. Devo andare, ma ho paura. Paura delle responsabilità, paura di quell’esame di ammissione all’università, paura per la ricerca del lavoro che mi darà la pagnotta quotidiana, paura della ricerca di una cameretta dove andare a stare, paura e tristezza per il silenzio che avrò intorno.. Mi mancherete..
Ora vi saluto con un semplice arrivederci perché devo iniziare a volare da sola, un po’ come gli aquilotti fanno con i loro genitori… So che vi avrò li tre metri sopra di me per continuare a guidarmi nel volo della vita…
Vi voglio bene.
Ps lasciatemi andare, ma tenetemi nel <3 .”
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