Salute
Carenza farmaci in fibrosi cistica, il caso approda in Parlamento
Il sottosegretario con delega alla salute Davide Faraone ha risposto ad un’interpellanza sulla difficoltà nella distribuzione del farmaco Creon assicurando tutta l’attenzione possibile sul caso. «Proseguiremo l’azione di monitoraggio costante della situazione in collaborazione con l'Agenzia del Farmaco e interverremo sulla casa farmaceutica e le istituzioni, laddove dovessero pervenire ulteriori segnalazioni di carenza del farmaco», ha assicurato Gianna Puppo Fornaro, presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica
di Redazione
Dopo quasi un anno di difficoltà nella distribuzione del farmaco Creon nelle formulazioni 10.000 e 25.000, il caso approda in Parlamento con un’interpellanza al Ministro della Salute a firma degli On.li Binetti e Pisicchio.
In risposta, il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone, ha assicurato che il Ministero continuerà a seguire con particolare attenzione l’evolversi della vicenda, valutando l’opportunità di adottare tutti gli strumenti necessari al fine di garantire ai pazienti affetti da fibrosi cistica la necessaria continuità terapeutica e, al contempo, la giusta serenità psicologica per affrontare la patologia. Il Ministero ha precisato inoltre che, stando alle informazioni rese da AIFA, la Mylan, Società titolare di autorizzazione di immissione in commercio del farmaco in questione, si è impegnata ad adottare tutte le misure necessarie per la definizione del problema entro il corrente mese di settembre.
L’ AIFA avrà comunque modo di affrontare insieme alla Lega Italiana Fibrosi Cistica – LIFC, nel corso di un apposito incontro fissato per il 22 di settembre, le ragioni delle recenti criticità, oltre che la definizione condivisa di ogni altra ulteriore iniziativa ritenuta opportuna.
«Un’ azione necessaria», afferma Gianna Puppo Fornaro, residente LIFC, «poiché il Creon è un farmaco che non ha equivalenti ed è indispensabile per la vita dei pazienti, in quanto svolge le funzioni degli enzimi pancreatici, che nelle persone malate di fibrosi cistica sono estremamente nulle o ridotte». Infatti, il Creon viene assunto dai pazienti ad ogni pasto e, naturalmente, non può non essere somministrato per un periodo anche limitato.
Dopo una crisi culminata proprio nel periodo estivo, il dosaggio 10.000 è ora in via di reperimento, resta tuttavia un’allarmante difficoltà per il dosaggio “25.000”, anche se vengono rinnovate le rassicurazioni dalla casa farmaceutica Mylan. L’Associazione dei pazienti garantisce che proseguirà l’azione di monitoraggio costante della situazione e il pressante intervento sulla casa farmaceutica e le istituzioni, laddove dovessero pervenire ulteriori segnalazioni di carenza del farmaco.
Per leggere il testo completo dell’interpellanza clicca qui
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