Mondo
Card. Turkson: «La droga è una piaga alimentata da uomini senza scrupoli»
Il cardinale Peter Turkson ha aperto in Vaticano la Conferenza “Droghe e Dipendenze - Un ostacolo allo sviluppo umano integrale”. La droga, ha ricordato il cardinale, «è una ferita inferta alla nostra società»
di Marco Dotti
«La dipendenza dalla droga come anche quella da internet, dai giochi, dal sesso, ledono fortemente la libertà della persona, che è l’espressione fondamentale della dignità di ogni essere umano». Parole molto chiare, quelle che arrivano dal prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson. Il cardinale ha aperto la Conferenza Internazionale intitolata “Droghe e Dipendenze: un ostacolo allo sviluppo umano integrale”
«Viviamo in un universo in cui gli individui hanno sempre meno la coscienza dei limiti e dove tutto sembra accadere come se le difficoltà esistenziali potessero trovare una soluzione ed una risposta attraverso il ricorso a prodotti che farebbero dimenticare i problemi, calmerebbero le inquietudini e darebbero l’impressione di vivere in una vita quasi perfetta, sia pur irreale», ha spiegato il Cardinale Tuckson.
Se questa è la logica « è facile cadere nelle dipendenze che sono indizio di una difficoltà nell’accettare la propria esistenza e nel riconoscerne il senso, spesso per mancanza di una crescita della vita interiore e di una vera strutturazione della personalità, che aprono la via dell’unificazione dell’essere»
Il cardinale Turkson ha poi ricordato le parole di Papa Francesco: «il dramma lacerante della droga è un male che minaccia la dignità e la libertà di agire di ogni persona e spezza progressivamente l’immagine che il Creatore ha plasmato in noi. Questa piaga – va condannata fermamente perché alimentata da uomini senza scrupoli, che, cedendo alla tentazione di facili guadagni, seminano morte stroncando speranze e distruggendo tante famiglie. La droga, come anche le altre dipendenze, è una ferita inferta alla nostra società che intrappola molte persone in una spirale di sofferenza e alienazione».
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