Emergenza penitenziaria

Carceri, nel Lazio il sovraffollamento arriva al 143%

La regione è la quarta per sovraffollamento negli istituti penitenziari in Italia, con una media del 143%, Regina Coeli tocca il 180%. Stefano Anastasia, garante delle persone private della libertà personale: «Solo le piccole case di reclusione non sono in sofferenza, il resto è un sistema intero che sta patendo»

di Ilaria Dioguardi

«È di ieri la notizia di un decesso nel carcere di Viterbo che ha causato una vera e propria rivolta da parte dei suoi compagni di detenzione. Alex, 32 anni, era detenuto da appena sei giorni», dice Stefano Anastasia, garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per la regione Lazio, durante la presentazione, nella sede del Consiglio regionale, della Relazione annuale.

Dei 54 suicidi (o 55, la morte di Alex è in corso di accertamenti) negli istituti penitenziari dall’inizio dell’anno, quattro si sono verificati nel Lazio. Negli ultimi 18 mesi, si sono verificati sette suicidi a Regina Coeli, in particolare nella settima sezione. Il Lazio è la quarta regione per sovraffollamento negli istituti penitenziari in Italia, preceduta da Lombardia, Campania e Sicilia.

Stefano Anastasia, garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per la Regione Lazio

Criticità nelle carceri, nelle Rems, negli Ipm, nei Cpr

«Registriamo diffuse condizioni di criticità nei luoghi di privazione della libertà, criticità che sembrano echeggiarsi le une con le altre, dalle carceri per adulti alle Rems, dall’Istituto penale per minori di Casal del Marmo (che sta soffrendo particolarmente) al Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria», prosegue Anastasia. «Tutte segnate da una domanda di privazione della libertà che sopravanza tragicamente la capacità del sistema di accogliere e trattare in modo dignitoso le persone».

Sovraffollamento al 143%

Secondo i dati del 30 giugno 2024, il Lazio ha un tasso di sovraffollamento pari al 143% se si considerano i posti effettivamente disponibili, che è superiore a quello nazionale che è del 129%. «Alcuni istituti soffrono particolarmente oggi di queste condizioni di sovraffollamento. Solo le piccole case di reclusione non sono in sofferenza, il resto è un sistema intero che sta patendo la condizione di sovraffollamento», prosegue Anastasia. A Regina Coeli il sovraffollamento tocca il 180%. Anche gli Istituti penali per minori stanno soffrendo, nell’Ipm di Casal del Marmo, a Roma, i detenuti sono passati dai 49 del 15 giugno 2023 ai 63 dello stesso giorno del 2024.

A fine 2023 nel Lazio il sovraffollamento era al 138%

Al 31 dicembre 2023, il numero complessivo di detenuti in Italia era di 60.166, a fronte di una capienza regolamentare di 51.790 posti, con un tasso di affollamento pari al 119%. Sempre nell’ultimo giorno dell’anno scorso, se si considera il numero di posti effettivamente disponibili, nel Lazio le persone in carcere erano 4.745, il tasso di affollamento raggiungeva il 138% con punte intorno al 170% in tre carceri della regione (Latina, Civitavecchia e Roma Regina Coeli).

Foto di apertura di

Nella foto di apertura, di Cecilia Fabiano – LaPresse, il carcere di Regina Coeli a Roma. Foto e grafici dalla Presentazione della relazione annuale del Garante delle persone detenute della Regione Lazio

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