Famiglia
Carceri minorili: sempre meno baby detenuti in Italia
Dal 1975 a oggi i minorenni in carcere si sono dimezzati, mantenendosi stabili negli ultimi 15 anni. Rispetto alla popolazione detenuta adulta, però, resta maggiore la percentuale di donne e stranieri. Tutte le cifre in un'indagine di Antigone
Sono 16 in Italia gli Istituti penali per minori, luoghi dove avviene l'esecuzione dei provvedimenti dell'Autorità giudiziaria nei confronti di minorenni o giovani (18- 25 anni) che hanno commesso il reato quando erano minorenni. Sono invece 27 i Centri di Prima Accoglienza (Cpa), strutture che ospitano i minorenni in stato di arresto, fermo o accompagnamento fino all'udienza di convalida che deve aver luogo entro 96 ore. L’associazione Antigone ha analizzato presenze e ingressi in queste strutture, pubblicate nel Terzo Rapporto uscito in questi giorni (scaricabile in allegato). Ecco i dati più significativi.
Sono circa 37 mila i procedimenti davanti al Gip o al Gup nei confronti di minorenni, e risultano stabili i reati denunciati al GIP e al GUP dei tribunali per i minorenni. Significativa la diminuzione dei minori detenuti: nel 1940 erano 8.521, 7.100 nel 1950, 2.638 nel 1960, 1.401 nel 1970 e 858 nel 1975. Oggi sono 449. Un numero stabile negli ultimi quindici anni. Le ragazze detenute nei 16 IPM sono 39 pari all’8,68% ovvero una percentuale doppia rispetto alla popolazione detenuta femminile adulta. Gli stranieri detenuti sono 204 pari al 45,43% del totale ovvero una percentuale di 12 punti in più rispetto alla popolazione detenuta straniera adulta. Per quanto riguarda gli ingressi totali in un anno, anche qui ci troviamo davanti ad un andamento decrescente, essendo passati dai 1.888 ingressi del 1988 ai 992 del 2014 (-47,4% nell’intervallo considerato). Nonostante la percentuale resta alta comunque cala notevolmente il numero degli ingressi di minori stranieri (-53,2%). I reati commessi dai minori detenuti risultano essere11 omicidi volontari, 12 omicidi tentati (2 donne e 7 stranieri). In totale 159 reati contro la persona, 713 contro il patrimonio (95 donne e 414 stranieri). Gli stranieri sono quindi un terzo degli omicidi ma superano il 55% degli autori di reato contro la proprietà.
Per quanto riguarda i Cpa, tra il 1998 ed il 2015 l’andamento complessivo degli ingressi è progressivamente decrescente, passandosi dai 4.222 ingressi del 1998 ai 2.193 del 2012, dopo di che questo calo negli ingressi subisce una significativa accelerazione. Nel 2013 sono entrate 2.020 ragazzi, nel 2014 addirittura 1.548, per un calo complessivo dunque di oltre il 60%.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.