Welfare

Carceri: le associazioni, proteste pacifiche grazie a noi

Carmen Bertolazzi, vicepresidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia risponde al Ministro Castelli

di Redazione

La rivolta nelle carceri sostenuta dalla sinistra e dalle associazioni? ”Tutto falso. Al contrario se oggi le proteste in carcere sono pacifiche e non piu’ violente come una volta, lo si deve solo alle associazioni di volontariato, alla societa’ civile che e’ entrata negli istituti di pena per tentare il recupero e la socializzazione dei detenuti”. Risponde cosi’ alle accuse del ministro Castelli, Carmen Bertolazzi, vicepresidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, organismo di cui fanno parte tutte le associazioni (Gruppo Abele, Antigone, Caritas, Arci-Ora d’Aria) segnalate nel documento consegnato a Castelli dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP). E ci tiene a sottolineare che alla Conferenza hanno aderito associazioni di ogni genere e appartenenza politica: ”del resto – spiega all’Asca – quella delle carceri e’ una situazione esplosiva, questo e’ innegabile. E su questo bisogna agire. C’e’ una piattaforma comune delle associazioni, ma non e’ una piattaforma politica, e’ assolutamente trasversale”. ”Se non crede a noi – prosegue Bertolazzi – il ministro vada a vedere con i suoi occhi. Oppure convochi i cappellani e si faccia spiegare da loro come stanno veramente le cose”. E aggiunge: ”Sono denunce che abbiamo sottoposto anche ai precedenti Governi, perche’ questa situazione non e’ certo colpa del ministro, il quale l’ha ereditata. Pero’ non ci hanno ascoltato. Ai governi, di destra e sinistra, chiediamo sempre la stessa cosa: affrontare in modo serio il problema delle carceri. Studiare pene alternative, che peraltro vengono ampiamente utilizzate negli altri Paesi, assicurare la dignita’ anche negli istituti di pena, perche’ le persone che finiscono in carcere non possono perdere ogni diritto”. ”Questa – rilancia – potrebbe essere l’occasione buona per il ministro, che e’ di destra, di fare cose che i governi di sinistra non hanno fatto. Per una clamorosa inversione di rotta in materia di politiche carcerarie. Noi siamo pronti a collaborare”.


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