Welfare

CARCERE. Una palestra “nuova” per il Beccaria

Inaugurata oggi la struttura dell'Istituto penale minorile di Milano, ristrutturata grazie a un progetto della Fondazione Laureus cofinanziato da Provincia di Milano e Fondazione Vodafone

di Daniele Biella

Lo sport come stella da seguire per riprendere la giusta strada. È con questo pensiero che la Fondazione Laureus, ente filantropico italiano che opera anche a livello internazionale, ha portato a termine il progetto “Una palestra per il Beccaria”, che consisteva nella ristrutturazione della palestra dell’Istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano.

Un progetto da 150mila euro che la Fondazione ha potuto realizzare grazie anche al cofinanziamento della Provincia di Milano e della Fondazione Vodafone, e che ha permesso al Beccaria di avere di nuovo a disposizione un luogo fondamentale a livello formativo e ricreativo per il percorso di reinserimento nella società dei minori.

L’inaugurazione della “nuova” palestra, che era inagibile da quasi tre anni e la cui ristrutturazione è avvenuta tra l’estate e l’autunno 2008, è avvenuto questa mattina quando, per l’occasione, due squadre di giovani detenuti (italiani e stranieri) si sono affrontate in una partita a calcetto. A bordo campo, erano presenti due testimonial sportivi d’eccezione: Alessandro Troncon, campione di rugby e ora viceallenatore della Nazionale italiana, e il boxeur Marvin Hagler, campione mondiale dei pesi medi dal 1980 al 1987.

“Se non fosse stato per lo sport, nel mio caso per la boxe, per la vita che facevo sarei sicuramente finito male: in carcere, perso nella droga o addirittura morto”, ha detto questa mattina Hagler, “per questo auguro a questi ragazzi che il mio esempio serva a loro per rimettersi in sesto anche attraverso l’attività sportiva”. Anche Troncon ha ricordato che “lo sport aiuta a vivere la vita in modo più piacevole”.

“Attraverso un’attività sportiva una persona può dare il massimo di sé, e il risultato può essere una vera redenzione”, sono state le parole di Ruggero Magnoni, presidente della Fondazione Laureus. Dopo di lui è intervenuta Ida Linzalone, segretaria generale della Fondazione Vodafone: “In questo progetto ci abbiamo creduto dall’inizio, investendo 100mila Euro. Che sono parte del 25 milioni di Euro che la Fondazione ha investito negli ultimi 6 anni per la lotta al disagio giovanile”.

Se l’assessore allo sport e tempo libero del Comune di Milano Giovanni Terzi,il cui intervento era previsto, non ha potuto essere presente per un impegno dell’ultimo momento, è intervenuta all’inaugurazione l’assessore allo sport della Provincia di Milano, Irma Dioli: “La collaborazione pubblico e privato è importante, soprattutto in ambiti difficili come quelli del carcere e dei minori, e a cominciare da questo progetto, i risultati si vedono. Comunque, si può fare ancora di più”, ha detto Dioli.

Anche Flavia Croce, direttrice del Centro giustizia minorile della Lombardia, ha ribadito la necessità di una “perfetta sinergia tra istituzioni pubbliche e privato sociale”, mentre il direttore del Beccaria, Sandro Marilotti, ha ricordato come “il progetto della Fondazione Laureus è un ottimo esempio di quello che si può fare per dare stimoli positivi ai circa 75 ragazzi presenti ad oggi (gli italiani, dopo parecchi anni, nel 2008 sono tornati ad essere più del 50%), che hanno commesso errori e ora ne stanno pagando le conseguenze”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA