Welfare
CARCERE. Troppi bambini dietro le sbarre a Rebibbia
Superata la capienza massima di posti per detenute con figli
Nel carcere romano di Rebibbia, in sole 10 settimane, hanno varcato i cancelli una decina di detenute con bambini piccoli ed è stata superata la capienza massima (15 posti letto) che consente di “ospitare” i bambini costretti a seguire le mamme in prigione: 29 mamme detenute e 30 bambini, due dei quali gemellini.
Ne dà notizia il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’Infanzia e l’Adoescenza dal proprio sito www.minori.it, lanciando l’allarme sulla situazione dei piccoli dietro le sbarre, attualmente 58 in tutta Italia.
“Alle madri é consentito di tenere presso di sé i figli fino all’età di tre anni. Per la cura e l’assistenza dei bambini sono organizzati appositi asili nido”, stabilisce l’art. 11 della legge 354 del 26/07/1975 sul Trattamento penitenziario. “E in base a questa legge, creata per salvaguardare del rapporto madre-figlio, oggi in Italia ci sono 58 i bambini che hanno la sfortuna di vivere in carcere insieme alle loro mamme. L’età dei piccoli è inferiore ai 3 anni e praticamente trascorrono la loro vita rinchiusi dietro le sbarre, un ambiente triste e squallido nel quale non esiste la sfera familiare”, si legge nella news del Centro documentazione.
La maggioranza dei bambini si trova negli istituti di pena di Lombardia e Lazio. La Lombardia ha due sezioni nido funzionanti e una nel Lazio, a Rebibbia che ha il nido accanto alle celle. Tra le detenute delle carceri italiane anche 36 donne incinte delle quali due terzi carcerate nelle prigioni di Lazio (13) e Lombardia (11).
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