Welfare

Carcere: Sospese proteste a Rebibbia, restano disagi

Solo 8 educatori per 1.650 detenuti. Totale inadempienza dellfiArea educativa e quindi del diritto al trattamento penitenziario, parte fondante del reinserimento sociale

di Redazione

Solo 8 educatori per 1.650 detenuti. Totale inadempienza dellfiArea educativa e quindi del diritto al trattamento penitenziario, parte fondante del reinserimento sociale. Questi alcuni dei punti di una lettera, in cui si annuncia la sospensione delle proteste, che 1.600 detenuti del carcere di Rebibbia hanno inviato al presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma. Una delegazione dell’Ufficio presieduto da Luigi Manconi, Garante per i diritti dei detenuti del Comune di Roma, ha incontrato, oggi nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso, la rappresentanza di detenuti che coordina la mobilitazione cominciata il 18 ottobre scorso. I detenuti, che fino ad oggi hanno aderito alla mobilitazione con lo sciopero del carrello e delle attivita’ culturali, hanno reso noto di aver inviato una lettera al direttore dell’istituto peniteziario per informare che sospendono, da oggi, la mobilitazione ”in attesa di risposte dalle autorita’ politiche nazionali”. Nella lettera si spiega che le proteste ricominceranno tra 15 giorni ”se queste risposte tarderanno a venire”. I detenuti, in particolare aspettano che un provvedimento di clemenza venga incluso nel ‘pacchetto giustizia’ e che l’iter della proposta di legge per l’abolizione dell’ergastolo continui il suo percorso legislativo.


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