Welfare

Carcere: “Per favore non fatemi uscire”

A Sondrio un detenuto a fine pena chiede di rimanere dentro: "Qui mi sono trovato bene, fuori non ho nessuno"

di Redazione

Dopo avere trascorso dieci mesi dietro le sbarre ha ottenuto la liberazione anticipata grazie ad uno sconto di pena di 45 giorni per buona condotta. Una buona notizia? Non per un detenuto valtellinese che ha avanzato la curiosa richiesta di voler rimanere in carcere. “Qui mi sono trovato bene – ha spiegato l?uomo, un sessantunenne di Tresivio (Sondrio) – ho dei pasti caldi assicurati ogni giorno, persone con cui parlare e non devo preoccuparmi di cosa fare domani. Mi sono fatto anche alcuni amici”. “Non sono contento di tornare libero anche se ho la possibilità di vivere con un tetto sopra la testa -ha anche detto l?uomo-, i legittimi proprietari della casa sono i miei nipoti che vivono però fuori provincia, mi ritrovo pertanto solo. Non so come andare avanti, non ho soldi. Percepivo una pensione di invalidità di circa 230 euro, ma non l?ho rinnovata e ormai non ne avrò più diritto. Ho fatto il muratore per una vita e ho sempre pagato i contributi, ho lavorato anche alcuni anni in Svizzera, ma non sono riuscito a farmeli calcolare per la pensione, così per legge, dovrò aspettare i 65 anni per avere i soldi che mi spettano. E intanto?”. Ora il comune di Tresivio e i servizi territoriali dell?Asl di Sondrio cercheranno di aiutare questo uomo, libero suo malgrado.


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