Welfare

Carcere, nuovo processo per Vallanzasca

55 anni, di cui 33 passati dietro le sbarre, il bel Renè detenuto a Voghera si dovrà difendere da un'accusa di calunnia del 1994

di Stefano Arduini

E’ stato rinviato al 23 giugno prossimo il processo a carico di Renato Vallanzasca, di 55 anni, (trentatre’ dei quali passati in carcere), di Milano, accusato di calunnia nei confronti di alcuni poliziotti penitenziari di Nuoro. Il giudice monocratico Sandra Lepore, che ha ereditato il processo, ha deciso di sentire nella prossima udienza il dott. Mario Cocco, primario all’epoca dei fatti del Reparto otorinolaringoiatrico dell’Ospedale San Francesco di Nuoro. L’avvocato difensore di Vallanzasca, Alba Zizi, nominata i giorni scorsi, ha invece richiesto di poter esaminare l’imputato, cosa mai avvenuta sin’ora. La vicenda risale al maggio del 1994 quando il detenuto Vallanzasca accuso’ alcuni agenti di Badu ‘e Carros di averlo picchiato provocandogli lesioni all’udito. Il medico dichiaro’ che il detenuto non presentava menomazioni, per cui la Procura della repubblica di Nuoro archivio’ l’accusa nei confronti dei poliziotti penitenziari e incrimino’ Renato Vallanzasca per calunnia. Attualmente il ”bel Rene”’ e’ detenuto nel super carcere di Voghera. Di recente e’ tornato alla ribalta per la richiesta di grazia e per lo sciopero della fame dopo che erano state respinte le richieste di visita all’anziana madre ottantottenne. La direzione del carcere e la magistratura di sorveglianza hanno poi deciso per alcuni incontri che sono avvenuti nei giorni scorsi. Vallanzasca e’ stato condannato a 4 ergastoli e 260 anni di carcere per sette omicidi, tre sequestri di persona e rapine. Il 31 dicembre del 1995, tento’ una rocambolesca fuga dal carcere di Nuoro, sventata grazie ad un’ispezione della sua cella durante la quale furono trovati un cellulare ed altro materiale ritenuto interessante.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.