Rapporti
Carcere, nel 2024 venti suicidi in più rispetto all’anno scorso
Finora i detenuti che si sono tolti la vita quest’anno sono 69, di questi 31 avevano tra 26 e 39 anni. A settembre 2023 erano 49. E il sovraffollamento raggiunge il 131,66%. Sono alcuni dei numeri del report del Garante nazionale delle persone private della libertà personale
Gli ultimi due detenuti si sono suicidati ad Ariano Irpino e a Roma. Il primo, un 32enne di origini nigeriane, si è impiccato nella sua cella come il secondo, un 50enne trovato ieri mattina senza vita nel carcere romano Regina Coeli. Sale a 69 il numero delle persone che nel 2024 hanno deciso di farla finita dietro le sbarre. A settembre di un anno fa erano 20 di meno, a settembre 2022 otto di meno. A dirlo è il report del Garante nazionale delle persone private della libertà personale, aggiornato al 17 settembre 2024.
Età media 40 anni
Delle 69 persone morte per suicidio, 67 erano uomini e due donne. Riguardo alla nazionalità, 37 erano italiane (il 54 %) e 32 straniere (il 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d’età più presenti sono quelle tra i 26 e i 39 anni (31 persone) e tra i 40 e i 55 anni (19 persone); sette persone avevano tra 18 e 25 anni, 11 tra 56 e 69 anni e una era ultrasettantenne. L’età media delle persone che si sono tolte la vita è di 40 anni.
Più della metà nei primi sei mesi in carcere
Secondo il report del Garante, 37 persone (il 53,62%), si sono suicidate nei primi sei mesi di detenzione, di queste sette entro i primi 15 giorni, cinque delle quali entro i primi cinque giorni dall’ingresso in carcere. Delle persone che si sono suicidate, 30 erano state giudicate in via “definitiva” e condannate (43,48%), nove avevano una posizione “mista con definitivo”, cioè avevano almeno una condanna definitiva e altri procedimenti penali in corso. Altre 25 persone (36,23%) erano in “attesa di primo giudizio”.
Campania e Lombardia le regioni con più suicidi
Dei 69 eventi suicidari, la regione maggiormente interessata è la Campania con nove, poi la Lombardia con otto, l’Emilia Romagna e la Toscana con sette. Seguono Veneto e Lazio con sei, Sardegna con cinque, Piemonte e Liguria con quattro, Abruzzo, Calabria e Sicilia con tre, Puglia con due, Marche e Umbria con uno.
In aumento anche altri eventi critici
Il sovraffollamento nelle carceri ha raggiunto il 131,66%, con 61.793 detenuti presenti a fronte di 46.932 posti disponibili. A giugno 2023 era al 120,08%, lo stesso mese del 2022 toccava il 115,36%. Il report del Garante analizza anche l’impatto del sovraffollamento sull’andamento degli eventi critici, che sono espressione del disagio detentivo.
Tra questi, rispetto a settembre 2023, si nota l’aumento delle aggressioni (319 in più), degli atti di autolesionismo (521 in più), delle manifestazioni di protesta collettiva (salite da 785 a 1141), delle rivolte, quattro a fronte di due. L’aumento riguarda anche i tentati suicidi, ne sono già stati registrati 1531, 109 in più rispetto allo stesso giorno dell’anno scorso.
Per commemorare Youssef, il ragazzo di 18 anni morto carbonizzato nella sua cella a San Vittore lo scorso 6 settembre (VITA ne ha scritto QUI), è stata indetta per venerdì 21 settembre una manifestazione con le associazioni, la società civile, i cittadini. Appuntamento a Milano, dalle ore 18.30 al Cam Garibaldi.
Grafici: Dipartimento amministrazione penitenziaria. In apertura, l’interno del carcere di Regina Coeli, foto di Remo Casilli/Agenzia Sintesi
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