Welfare

Carcere. I no global pensano ad una “mega festa” il 31 dicembre

L'idea è nata a Firenze ed ha preso forza dopo gli arresti di Cosenza. Sponsor quelli di radio Onda Rossa, che hanno anche presentato l'agenda "Scarceranda 2003"

di Ettore Colombo

Mentre manifestano a Cosenza chiedendo la scarcerazione degli accusati dalla Procura di associazione sovversiva, il movimento no global italiano stava già pensando di organizzare una mega-festa di Capodanno sotto le mura di tutte le carceri italiane. Il tam-tam era già partito – in tempi non sospetti – alcune settimane fa dai microfoni dell’emittente radiofonica romana, Radio Onda Rossa, microfono no-global per eccellenza ed ha già raggiunto le liste del movimento. S.Vittore, Regina Coeli, Rebibbia, Le Molinette, l’Ucciardone e gli altri grandi e piccoli istituti penitenziari dovrebbero trasformeranno, per una notte, in un gigantesco veglione a cielo aperto (Questure permettendo) con la musica del sound-system. Di manifestazioni questo tipo c’è solo il corteo che si tiene ogni anno, il 31 dicembre, a Barcellona, in Spagna, sotto il carcere cittadino. E, in qualche occasione, a Milano, sponsor il Leoncavallo ed altri centri sociali, iniziativa che non ha mai raccolto grande partecipazione. Questa volta, però, l’invito è a partecipare in massa in tutta Italia. L’idea era circolata ad ottobre in un paio di centri sociali romani, Forte Prenestino ed ex-Snia, oltre che all’interno della radio stessa. E’ stata anche presentata in uno dei tantissimi workshop del Social Forum di Firenze eall’appello ha già risposto positivamente l’associazione Papillon e anche Antigone, l’associazione che si trova nell’occhio del ciclone del ministro e sotto il controllo del Dap, è stata invitata a partecipare alla discussione. Sovraffollamento, abrogazione delle misure alternative alla detenzione, cancellazione dei diritti sanciti dalla Costituzione: la condizione di vita dietro le sbarre, dicono gli ideatori della festa-protesta, è peggiorata negli ultimi anni e il carcere è diventato sempre più una sorta di discarica sociale dove finiscono i prodotti del disagio provocato dalle politiche degli ultimi anni: tossicodipendenti, immigrati, giovani delle periferie urbane degradate. “Stiamo pensando di mettere un tendone su uno dei lati di Rebibbia – dicono – ci sarà musica e spettacoli. Cercheremo di coinvolgere anche i familiari dei detenuti”. Come ogni anno, infine, esce la nuova agenda Scarceranda 2003, edita da Radio Onda Rossa, giunta alla quarta edizione. Nella presentazione, che si è tenuta al csoa Forte Prenestino di Roma, si è parlato dell’iniziativa e delle centinaia di pagine che rappresentano un vero e proprio vademecum dei diritti del detenuto, dal momento del fermo a quello della carcerazione. Mille copie verranno inviate gratuitamente ad altrettanti detenuti che ne faranno richiesta.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA