Welfare

Carcere: a Regina Coeli riprende protesta per indulto

Legge Cirami, immunità, patteggiamento allargato sì; indulto no. E i detenuti protestano

di Redazione

Legge Cirami, immunita’ parlamentare, ampliamento del patteggiamento si’; indulto e amnistia o concreta applicazione delle misure alternative alla detenzione gia’ previste nell’ Ordinamento giudiziario no. E’ anche per questo motivo che i detenuti del carcere romano di Regina Coeli sono in agitazione dal 22 giugno scorso. Da oggi l’ agitazione ha una nuova forma di protesta: la revoca dei difensori di fiducia, fino al 6 luglio prossimo. La nuova manifestazione di contestazione si aggiunge all’ astensione dalla messa domenicale, cominciata il 22 giugno, e all’ astensione dalla attivita’ lavorative, cominciata ieri e in programma fino al 10 luglio. Quarta ed ultima forma di protesta e’ l’ astensione dalle attivita’ culturali. I detenuti contestano il sovraffollamento degli istituti penitenziari, la carenza delle strutture sanitarie, dell’ organico medico infermieristico, dei farmaci piu’ comuni di uso giornaliero e, infine, ”la capacita’ di questo governo di assolvere celermente alle proprie necessita’ con il varo di leggi ad personam disattendendo le esigenze popolari dei meno abbienti, privi di rappresentanza parlamentare e di difesa giuridica politica”. Le richieste dei reclusi, oltre all’ approvazione di indulto e amnistia generalizzato di tre e due anni e l’ applicazione di misure alternative al carcere, contemplano anche l’ allargamento della liberazione anticipata a quattro mesi e la riforma dei codici penali. Nonostante la richiesta di uguali garanzie e provvedimenti da parte dei detenuti del carcere di Rebibbia, nella sezione femminile del penitenziario ieri si e’ tenuto un ‘happening carcerario’ dal titolo ‘Once in Rebibbia’, organizzato dall’ associazione Ora d’aria, una festa da discoteca con musica scelta dalle detenute e pubblico rigorosamente femminile.


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