Welfare

Carcere, a Nuoro “assurda” protesta dei detenuti

Così la definisce il carcerato Carmelo Musumeci: "Tocca a noi 'delinquenti' protestare per il rispetto della legge"

di Redazione

Pubblichiamo di seguito i passaggi più significativi della lettera giunta in redazione dal carcere di Nuoro. Primo firmatario il detenuto Carmelo Musumeci. Alcuni detenuti denunciano agli Organi di Stato e Stampa che nell’istituto di Nuoro non si sconta la sola privazione di libertà, già di per se terribilmente brutta, ma si sconta la reclusione in un ambiente difficile ed ostile, angusto e malsano (e il discorso vale anche per gli agenti di polizia penitenziaria) dove le condizioni igeniche sono terribili, si pensi che sia nei passaeggi sia nelle stanze siamo costretti a fare i bisogni corporali in bella vista dei compagni senza nessuna riservatezza (…) A questo punto per farci sentire in modo pacifico e costruttivo alcuni detenuti, esclusivamente i continentali, a partire dal primo dicembre attueremo per tre giorni consecutivi una battitura dei cancelli notturna della durata di 15 minuti a partire da mezzanotte. Le nostre rivendicazioni sono: 1 federalismo penitenziario: la fine della deportazione dei detenuti, i continentali nel continente e i sardi in Sardegna. (…) 2: l’applicazione dei provvedimenti dell’Ufficio di Sorveglianza in particolar modo quella della riservatezza e di igiene dei bagni sia nelle stanze, sia nei passaggi. (…) Consentiteci questa riflessione: è assurdo che dei “delinquenti” debbano protestare (anche a rischio di eventuali rapporti disciplinari) con delle battiture notturne per il rispetto della legge.


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