Volontariato
Cara dottoressa, eppure cè qualcosa che non quadra
La risposta di Paolo dAnselmi
di Redazione
Mi pare che la dottoressa Ravinetto non risponda alla domanda che mi balla nella testa da quando ho saputo di questa faccenda e che è tesa a dipanare – riconoscerà la dottoressa – la opinabilissima per il popolo locuzione di ?incremental innovation?: in che modo questa ?incremental innovation? priva i malati del farmaco generico esistente? Forse le cose stanno diverse da come me le sono figurate in testa: ho scritto nella ipotesi che c?è un farmaco che cammina attualmente e che funziona e che è disponibile. C?è poi il Glivec che è ?incremental innovation?. Va bene. Permettere il brevetto del Glivec non impedisce la cura con quello che c?è già. Qual è il problema? Sicuramente c?è di più in questa cosa, ma non lo trovo nelle parole della dottoressa.Formulo alcune domande parallele a quella sopra, non da essa discendenti, ma che allargano il campo informativo:
1) il caso sta davanti a una corte indiana o sta davanti al Wto?
2) Msf si è ?costituita parte civile? (uso termini generici italiani) insieme al governo indiano, contro Novartis?
Se le fosse permesso dalla procedura, quali argomenti porterebbe, quelli sopra espressi?Grazie per la attenzione, a disposizione per ulteriori chiarimenti, Paolo d?Anselmi.
Vedi anche:
Caso Glivec: non è una guerra ai brevetti
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