Sostenibilità

Car sharing, a Milano è boom

I costi sono piu' contenuti rispetto a quelli proposti dalle societa' di auto a noleggio. L'iscrizione annuale supera di poco i 100 euro e ogni ora di utilizzo dell'auto si spendono in media 2 eur

di Gabriella Meroni

Niente bollo, assicurazione e revisioni. E tanto meno spese per il carburante, il parcheggio e l’affitto del garage. Gli automobilisti milanesi si liberano dei costi fissi dell’auto e, per risparmiare, scelgono la formula del ‘car sharing’, l’auto in affitto. A Milano sono oltre mille i liberi professionisti, i turisti e i giovani che hanno scelto l’auto collettiva. Che decidono cioe’ di pagare l’auto solo quando ne hanno bisogno senza accollarsi rate, ricerche in concessionario ed eventuali spese per incidenti o atti vandalici. Due le possibilita’ per avere l’auto senza acquistarla. Rivolgersi alla ‘Milano car sharing’, aperta da Legambiente nel 2001 in collaborazione con il Touring club italiano, che conta oltre 600 soci, oppure contattare ‘Guidami’, promossa dal Comune di Milano, Unione del Commercio e Automobil club di Milano, che in pochi mesi ha arruolato oltre 400 iscritti ed ha appena stipulato un accordo con gli albergatori milanesi. Tra i vantaggi dell’auto ‘self service’ anche la possibilita’ di circolare durante i blocchi del traffico (sono vetture Euro 4) e di evitare di restare fermi in caso di targhe alterne. I costi sono piu’ contenuti rispetto a quelli proposti dalle societa’ di auto a noleggio. L’iscrizione annuale supera di poco i 100 euro e ogni ora di utilizzo dell’auto si spendono in media 2 euro, senza calcolare la fascia oraria notturna, che non costa nulla. E’ stato calcolato che un’auto in car sharing, utilizzata quindi da piu’ persone a turno, sostituisce tra le otto e le dieci auto private riducendo il livello del traffico e i tassi di inquinamento. A seconda delle tariffe applicate dai vari gestori, il risparmio valutato da chi percorre fino a 8.000 km all’anno, e utilizza l’auto per lo piu’ per spostamenti in citta’, puo’ essere almeno del 30% rispetto alle spese per mantenere l’auto di proprieta’. Per rendere la vita piu’ facile anche a chi trasporta merce o rifornisce i negozi ma non intende accollarsi la spesa fissa di un furgoncino, presto arrivera’ il ‘van sharing’, l’affitto a ore dei veicoli commerciali. Per affittare un’auto e contattare le societa’ di car sharing bastano pochi minuti su internet (www.milanocarsharing.it o www.guidami.it) e l’auto potra’ essere ritirata in uno dei parcheggi o delle autorimesse a disposizione a Milano, circa una trentina. L’utilizzo e’ libero, ma e’ necessario fare una telefonata al call center, operativo 24 ore su 24, e prenotare l’auto per il tempo in cui se ne ha bisogno. Si puo’ anche scegliere il modello dell’utilitaria a seconda delle esigenze. Sul cruscotto dell’auto solitamente e’ presente un tasto che mette in comunicazione diretta con gli operatori ai quali si puo’ segnalare ogni genere di problema: incidenti, auto sporca, protrarsi dell’uso. Una volta prenotata l’auto, se non serve piu’, e’ necessario disdirla: entro 24 ore prima non si paga nulla, altrimenti ci puo’ essere una multa per il mancato utilizzo del veicolo da parte di un altro utente. Al momento dell’iscrizione, si ricevera’ anche un telecomando che servira’ per accedere ai parcheggi e per aprire l’auto.


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