Economia

Caprili (SA): difendere la cooperazione ma anche i diritti dei lavoratori

Il senatore Caprili sullo sciopero dei lavoratori della cooperazione sociale

di Redazione

Il Contratto Collettivo di 250 mila lavoratori della Cooperazione Sociale è scaduto da oltre due anni, esattamente dal 31 dicembre del 2005. Il prossimo 4 aprile decine di migliaia di lavoratori che operano nell?assistenza alla persona, ai disabili, ai non autosufficienti, nelle attività socio-educative per minori e nell?inserimento lavorativo faranno sciopero. Sono e sarò con loro. Lo sciopero del 4 aprile è giusto e sacrosanto. Va sostenuto per garantire una qualità dei servizi che deve prevedere anche salari dignitosi e il pieno riconoscimento delle professionalità dei lavoratori del settore. Ecco perché lo appoggio e lo appoggerò con tutte le mie forze, ora in campagna elettorale e un domani ove venissi eletto sindaco di Viareggio. Il sistema della cooperazione è un sistema attivo e vitalissimo dell?economia del nostro Paese, rappresenta il 7% del nostro Pil, è fatta da un numero considerevole di imprese, è attiva in modo trasversale in più settori a partire da soggetti di grandi dimensioni che competono in Italia e in Europa fino a piccole ma straordinariamente significative esperienze locali. Ma se sulla cooperazione si addensano pesanti attacchi e ingiustificati sospetti (specialmente da parte delle destre, che già sotto il governo Berlusconi-Tremonti lo fecero e sono pronti a farlo ancora) davanti lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici del settore sto dalla loro parte. Semplicemente perché hanno ragione: sono sottopagati, lavorano in condizioni molto difficili e garantiscano prestazioni di alta qualità e di alta professionalità, spesso è difficile, per loro, persino fare sciopero. Anche a Viareggio. Ecco perché sarò al loro fianco. Perché ? come dice lo slogan della mia campagna elettorale ? ?prima dei partiti ci sono le persone?.


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