“Il governo si costituirà parte civile nel processo contro chi ha inquinato Capri, l’isola che tutto il mondo ci invidia. Un gesto simbolico destinato ad assumere un grande valore sebbene non sia consuetudine da parte del governo costituirsi parte civile”. Lo dichiara Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, commentando i recenti episodi di inquinamento nell’isola di Capri.
«Chi ha provocato simili danni non può restare impunito – continua il ministro – A settembre in Parlamento sarà recepita la nuova direttiva Ue in materia ambientale. Ritengo che a una sana repressione si debba affiancare un pacchetto di sanzioni che siano dure e soprattutto certe. Chi inquina deve sapere, anzi, deve essere certo che non avrà scampo a causa del danno che ha provocato».
Infatti “non è da escludere che alcuni reati da amministrativipassino a penali”.
«Sono rimasta sconcertata quando l’anziano che scaricava vetro sui fondali ha risposto: io l’ho sempre fatto. In questo caso è colpevole chi ha tollerato e anche il vicino che ha girato lo sguardo dall’altra parte. Manca troppo spesso il senso civico. Su questo fronte c’è un lavoro lungo da fare, ovvero un investimento in formazione e cultura con risultati a lungo termine. La coscienza ambientale va formata. Nella scuola, prima di tutto. Con Maria Stella Gelmini abbiamo messo a punto un programma che nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza formi anche una matura coscienza ambientale”, conclude la Prestigiacomo.
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