Volontariato
Capodarco: “un delegato del non profit in Confindustria”
La richiesta la avanza don Vinicio Albanese, presidente della comunità di Capodarco al termine della festa annuale "Protagonisti insieme"
Chiusa con un bilancio positivo – dicono gli organizzatori – ?Protagonisti Insieme?, la festa nazionale della Comunità di Capodarco e del volontariato che dal 2 al 4 luglio ha visto incentrare il dibattito su grandi temi nazionali grazie alle presenze di cittadini, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni. Incontri clou la riflessione sulla responsabilità sociale d?impresa di venerdì 2 luglio con Luigi Abete, presidente della Bnl, l?industriale Diego Della Valle, Enrico Mentana, direttore del Tg5, il direttore di Panorama Carlo Rossella ed il fondatore della Comunità di Capodarco, don Franco Monterubbianesi, e la tavola rotonda su ?La sicurezza in Italia? di sabato 3 luglio con il sottosegretario Antonio Guidi, l?ex ministro Rosy Bindi, il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta e i rappresentanti delle istituzioni regionali.
Proprio da questi confronti sono emerse due proposte che don Vinicio Albanesi ha rivolto al mondo della politica e degli industriali per rendere concreto un ponte tra profit e non profit, tra istituzioni e Terzo settore. ?Forte delle parole di Luigi Abete e di Della Valle nei prossimo giorni invierò a Luca di Montezemolo la richiesta formale di un delegato del mondo del non profit in Confindustria? al fine di rendere ?accessibili? le esperienze e le risorse degli industriali italiani al mondo dell?associazionismo, nell?ambito di un ragionamento più ampio che riguarda l?impegno delle imprese ad un agire etico. Ma c’è anche la proposta di un nuovo modello di welfare, da parte di don Albanesi: ?Ora è necessario dare il via ad un tavolo di confronto sulla riforma del welfare che veda seduti insieme associazioni, forze sindacali e istituzioni?, spiega ricordando come più che mai oggi sia necessario superare una visione di welfare legato allo schema della ?selezione naturale”.
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