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Capi diffettosi? Il cliente non ha sempre ragione

Consumatori: quando si perde il diritto al rimborso

di Redazione

Compro una camicia senza provarla perché conosco già la mia taglia e frequento abitualmente quel negozio. A casa mi accorgo che manca un pezzo di cerniera, per cui la camicia non è utilizzabile. Nel negozio sono esposti cartelli che avvisano che non si effettuano cambi, tranne nel caso evidente in cui presentino difetti che ne rendono impossibile l?uso. A me pare che sia il mio caso. Trovo la ricevuta del bancomat con cui ho pagato, ma le commesse mi dicono che devo avere lo scontrino; lo cerco e ritorno al negozio dopo 13 giorni dall?acquisto, ma mi viene detto che dopo 7 giorni non cambiano più nulla. Alla richiesta di farmi leggere dove sta scritto dei 7 giorni, non sanno che dire, perché non c?è scritto da nessuna parte. Io vorrei sporgere denuncia. Tiziana B. (email) Il caso di Tiziana è interessante perché consente di parlare dei diritti dei consumatori, ma anche dei loro doveri. La legge prevede che il venditore sia responsabile per i vizi del bene venduto che si manifestino dopo due anni dalla data di acquisto. In questo caso il venditore è tenuto alla riparazione o alla sostituzione del bene senza spese per il consumatore, oppure alla restituzione parziale o totale del prezzo. Ma affinché questa garanzia possa operare, è necessario che il consumatore rispetti alcune regole. Primo, deve richiedere sempre lo scontrino e conservarlo. In tal modo, il consumatore potrà provare che l?acquisto non è avvenuto oltre due anni prima dalla manifestazione del vizio. Secondo: il consumatore, una volta riscontrato il vizio o il difetto, deve denunciarlo al venditore entro due mesi dalla scoperta. Terzo: il consumatore, prima dell?acquisto, deve controllare il bene che si accinge a comprare. Infatti, per legge, la garanzia per difetto di conformità del bene non opera se il consumatore era a conoscenza del difetto o non poteva ignorarlo con l?ordinaria diligenza. Ora, nel caso della nostra lettrice, la stessa avrebbe diritto alla garanzia perché il vizio lamentato, che rende il bene inidoneo all?uso normale proprio di una camicia, si è manifestato entro due anni dall?acquisto ed è stato denunciato al venditore entro il termine di due mesi dalla scoperta. Però, la stessa lettrice ammette di avere, per sua consapevole e libera scelta, acquistato la camicia senza provarla. In tal caso, le si può rimproverare di non aver utilizzato la normale diligenza nell?acquisto, perché trattandosi di un vizio palese (un pezzo di cerniera mancante) lo avrebbe potuto riscontrare semplicemente misurandola o svolgendola dalla confezione. A rigor di legge, questo suo comportamento incauto nelle modalità di acquisto le potrebbe costare la mancata applicazione della garanzia. Diverso sarebbe stato se invece fosse stata la negoziante ad impedire alla consumatrice di indossare o esaminare la camicia. Avv. Stefania Versari


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