Cultura

Cap Anamur:Legambiente e Arci chiedono scarcerazione

Le due associazioni richiedono la scarcerazione immediata degli ufficiali della nave

di Selena Delfino

Legambiente ed Arci chiedono che gli ufficiali della nave Cap Anamur siano scarcerati immediatamente e che ai profughi della nave venga data l’opportunità di fare richiesta d’asilo. Sono le richieste formulate dalle due associazioni che, intervenendo sulla vicenda, giudicano “irresponsabile l’operato del governo italiano” e dichiarano in una nota congiunta “E’ forse la prima volta che si dà la situazione di una nave attrezzata e sicura che porta in maniera protetta dei profughi. Il governo italiano, -continuano Legambiente ed Arci- invece di prenderne atto e di riconoscere perlomeno le condizioni dignitose di trasporto di persone già provate dalla guerra e dalla fame, fa arrestare al momento dell’attracco gli ufficiali della Cap Anamur e trasferisce illegittimamente i profughi all’interno del Cpt di Agrigento”.

“Legambiente e Arci, che nei giorni scorsi hanno promosso insieme ad un vasto arco di associazioni, enti locali e organizzazioni umanitarie un’azione di solidarietà per portare viveri ed aiuti alla Cap Anamur con la Goletta Verde, chiedono che sia garantito ai profughi, indipendentemente dalla loro nazionalità l’accesso alla procedura per la richiesta di asilo, ai sensi dell’art. 10 comma 3 della nostra Costituzione. Chiedono inoltre che siano rimessi in libertà il comandante e l’armatore della Cap Anamur, e che la nave possa al più presto riprendere la sua azione umanitaria”.

“E’ evidente che non si può parlare di traffico di clandestini da parte della Cap Anamur -ha dichiarato Francesco Ferrante, direttore nazionale di Legambiente-, né l’organizzazione ha tratto lucro da questa azione di soccorso. Il governo italiano dovrebbe, dopo giorni di indecisione e di rimpallo delle responsabilità, dare finalmente un segno di maturità e di disponibilità politica rimettendo in libertà l’equipaggio e garantendo i diritti fondamentali, come quello all’asilo, delle persone”.

Secondo Filippo Miraglia, responsabile del settore immigrazione dell’Arci, “la detenzione dei profughi nel Cpt di Agrigento è illegittima. Queste persone -continua Miraglia- devono essere rimesse immediatamente in libertà e devono poter accedere alle misure previste per avviare la richiesta di asilo. La Carta costituzionale parla chiaro: è lo stesso governo che deve farsi garante del diritto di asilo, e permettere l’accertamento in condizioni dignitose e accoglienti dei requisiti per la richiesta, senza alcuna restrizione della libertà personale”.

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